L’Associazione delle Associazioni perde un pezzo. In qualità di presidente reggente della Cestistica, Pietro Rinaldi annuncia infatti l’uscita della società rossonera dall’Ada, l’organismo che gestisce il PalaBarbaranelli.
“Questa decisione, più volte anticipata anche alla Fanciulli nel corso del suo incarico di assessore e mai formalizzata per cercare fino in fondo un accordo con le altre associazioni facenti parte dell’Ada, ovvero Asp Civitavecchia e Civitavecchia Calcio a 5 – spiega Rinaldi – è conseguente al fallimento di ogni tentativo di accordo e alla constatazione dell’impossibilità di sostenere oneri sempre crescenti in ordine al rispetto dell’atto convenzionativo in essere con il Comune. L’uscita dall’Ada, della quale siamo stati i fondatori, scaturisce altresì dalla volontà, espressa dal direttivo della Cestistica, di non accettare la forma organizzativa attualmente in essere dell’associazione, deliberata a “maggioranza” dalle altre due società sportive, ovvero quella di lasciare nelle mani del Civitavecchia Calcio a 5 la gestione del palazzetto, la quale società, assumendosi il pagamento degli oneri pregressi con il Comune, fa pagare l’uso della palestra con un costo orario ai partner. Consideriamo la forma di gestione, che in pratica diviene autonoma ed esclusivistica da parte del Civitavecchia Calcio a 5, contrastante con i principi riportati nell’atto costitutivo dell’Ada. La Cestistica Civitavecchia intende ovviamente assolvere ed onorare fino in fondo gli impegni economici pregressi previsti nella convenzione in essere con il Comune – conclude Rinaldi – ma chiede ufficialmente al Comune stesso di valutare se sia il caso di intervenire per una verifica dell’attuale situazione ed, eventualmente, di ridisegnare modalità e criteri d’uso e di gestione del palazzetto con tutte le associazioni sportive locali disponibili”.