Nasce il comitato contro i combustibili fossili. “La nostra città futura senza carbone: si può, si deve”: questo era il titolo dell’iniziativa, molto partecipata, promossa dall’Associazione Città Futura, svoltasi ieri pomeriggio presso lo Spazio Think Tank e diventata ancor più d’attualità dopo l’annuncio della richiesta, avanzata da Enel, di trasformare Torre Nord a gas. I relatori, l’ecologista Mario Agostinelli e il dottor Giovanni Ghirga, hanno delineato un quadro complessivo molto preoccupante, quasi apocalittico, relativamente alle conseguenze attese qualora si continuasse sulla strada dello sfruttamento dei combustibili fossili.
In particolare, Ghirga si è soffermato, anche con ausilio di foto e filmati storici di molto effetto, sugli effetti catastrofici del carbone sul corpo umano, dimostrando inequivocabilmente la priorità della salute su qualsiasi altra considerazione. “Siamo abituati a vivere in un presente perenne, ma fino a quando?” . “Undici anni”: è questo il tempo che resta per invertire la rotta: Agostinelli ha riportato questo dato, sul quale la comunità scientifica è unanime. L’intero patrimonio fossile deve restare dov’è e questo deve avvenire da subito, pena una strada senza ritorno. Il nuovo modello di sviluppo, dati alla mano, passa esclusivamente per le energie rinnovabili e porta con sé energia sostenibile e nuova importante occupazione diretta e dall’indotto. Nel condannare il Governo attuale e quelli precedenti, ondivaghi e contradditori nelle affermazioni, assenti e inconsapevoli di fronte alla catastrofe imminente e l’Enel, sempre attenta ai propri interessi economici quanto arrogante e irrispettosa delle comunità locali, sono emerse le necessità impellenti alle quali occorrono risposte immediate: una data certa per la chiusura del ciclo del carbone, il ritiro della proposta di Enel di trasformazione della centrale a gas, la bonifica dei siti inquinati e un progetto vero di riconversione, incentrato completamente sulle energie rinnovabili. Infine, no fermo e deciso al ricatto occupazionale. Uno degli aspetti che sono stati approfonditi durante la relazione è stato quello economico: un elemento interessante emerso è il costo del kilowatt/ora, che risulterebbe decisamente più conveniente con le energie rinnovabili che non adesso. Più in generale, un altro dato che ha colpito è quello finanziario: La Banca Mondiale non concederà più finanziamenti diretti e indiretti alle centrali elettriche a carbone e, dal 2019, neanche alle attività che riguardano estrazione di petrolio e gas; nel contempo le Banche, i gestori di fondi, le multinazionali e i governi locali mettono in atto iniziative di “ disinvestimento fossile” , per abbandonare progressivamente quei settori industriali, maggiormente esposti alla futura perdita di remunerazione. Durante il convegno è stato dato ampio spazio anche al dibattito, al termine del quale la parola d’ordine, condivisa, è diventata “Civitavecchia contro i combustibili fossili”. “A tavola e non nel menu’”: è la frase con la quale Agostinelli ha invitato la comunità locale a costituire un comitato cittadino, proposta accolta al volo da tutti i presenti, a cominciare da Ghirga: nei prossimi giorni si costituirà formalmente il “comitato contro i combustibili fossili e per le energie rinnovabili”. E’ la comunità locale che si rappropria del proprio territorio, ma soprattutto del proprio futuro. Nasce una nuova era per la città.