“Sulla base delle nostre conoscenze, oltre il 90% dell’area che dovrebbe ospitare la mega-discarica rientra nel comune di Civitavecchia”. A dichiararlo è il sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio, nel fare il punto sulla situazione e sulle iniziative da intraprendere dopo l’assemblea che sabato sorso ha visto la partecipazione di circa seicento persone nella cittadina collinare.
Un’indicazione da parte del sindaco che, certamente, stupisce e impressiona se si considera che si parla complessivamente di 145 ettari. Non solo. Il sindaco di Allumiere ha precisato che la zona industriale della della cittadina collinare in “località Spizzicatore è estesa 28 ettari che, secondo noi – ha puntualizzato ancora Battilocchio – non è interessata dal progetto”. Considerazioni con le quali il primo cittadino di Allumiere ha voluto porre l’attenzione su due aspetti. Il primo è che Civitavecchia deve evidentemente essere più presente nell’ambito della battaglia che si prepara. Il secondo aspetto riguarda invece le iniziative che vanno subito messe in campo. Sulla base delle indicazioni relative alla zona industriale, infatti, secondo Battilocchio “chi sta chiedendo la cancellazione della zona industriale di Allumiere sta mestando nel torbido” non solo per il fatto che l’area non sarebbe coinvolta nel progetto della discarica ma anche perché “nonostante la destinazione industriale della zona il comune ha esplicitato nella delibera di approvazione che è vietata la realizzazione di discariche e inceneritori”. La strada da battere, quindi, secondo Battilocchio è quella di chiedere una modifica al Piano Regionale dei Rifiuti, con specifico riferimento alla definizione degli ambiti e sub-ambiti, perché non si può concepire a suo avviso un raggruppamento di comuni che metta dentro Roma e provincia. Contestualmente va chiesto al Ministero della Difesa e al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il ritiro del protocollo d’intesa per la realizzazione della mega-discarica.