Sull’annuncio della ministra Paola De Micheli, che ha affermato che ci saranno 400 milioni per Civitavecchia nel decreto semplificazione, intervengono il deputato di Forza Italia, Alessandro Battilocchio e il consigliere regionale di Italia Viva, Marietta Tidei.
“Ascoltiamo dalla voce della ministra De Micheli – dichiara il deputato di Forza Italia, Alessandro Battilocchio – la volontà di investire nel Lazio ed in maniera particolare su Civitavecchia con ben 400 milioni stanziati. Speriamo si possa partire presto con gli investimenti per una città che da molto per il territorio e per tutta la Regione. Chi vive Roma in queste settimane si rende conto di quanto sia fondamentale per la capitale il lavoro svolto dal porto di Civitavecchia e dai suoi operatori con i milioni di crocieristi che transitano per visitare Roma. Lo stesso dicasi per le fondamentali opere infrastrutturali e energetiche che insistono sul territorio come la boa petrolifera e gli impianti di Torrevaldaliga sud e nord. Investire su Civitavecchia vorrebbe dire creare un hub commerciale oltre che turistico che creerebbe vantaggi per tutta la Regione. Per prima cosa si parta dalla conclusione della trasversale Civitavecchia Orte chiudendo una parentesi infrastrutturale ormai secolare”.
Il presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva): “Lo stanziamento di 400 milioni per il porto di Civitavecchia previsto dal piano Italia Veloce del Governo, costituisce un impegno serio e concreto. E’ importante ora valorizzare questo impegno, avendo a cura la programmazione degli investimenti in modo da dare al porto e al territorio della città un nuovo impulso verso lo sviluppo. Sarà importante agire con più coraggio e tempestività. Devono tutti rendersi conto che su alcune scelte non si può indugiare. Il porto di Civitavecchia – prosegue Tidei – è stato messo in ginocchio dal Covid e dal calo del traffico crocieristico. Bisogna lavorare affinché possa risollevarsi e questo impegno deve essere preso in carico da tutte le istituzioni, nazionali e locali”, conclude Tidei.