Il Movimento Cinque Stelle prende atto del comunicato inviato dai rappresentanti del polo civico per ribadire alcune cose.
“Dalla legge del 25 Marzo 1993 articolo 30 si legge: nei comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, il deposito delle liste o delle candidature deve comunque essere accompagnato dalla presentazione di un bilancio preventivo di spesa cui le liste ed i candidati intendono vincolarsi. Tale documento deve essere reso pubblico tramite affissione all’albo pretorio del comune. Allo stesso modo deve essere altresì reso pubblico, entro trenta giorni dal termine della campagna elettorale, il rendiconto delle spese dei candidati e delle liste. Da wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Bilancio_preventivo: il bilancio preventivo, detto budget o più brevemente preventivo, è un insieme di documenti in cui vengono quantificati gli obiettivi da raggiungere; si esplicitano le azioni da fare per raggiungere questi obiettivi. Il preventivo non è una semplice previsione di quello che sarà il futuro dell’azienda o dell’ente, ma è la definizione esatta di obiettivi da raggiungere e la formulazione di strategie o tattiche idonee per il loro raggiungimento”. Noi del M5S prendiamo atto che il bilancio preventivo è fondamentalmente un documento inutile perché, a loro dire, serve solo a definire una cifra massima di spesa (tanto vale sparare corbellerie tipo i fantastilioni di Paperone) e non, come avevamo sperato, un obiettivo concreto e un atto di trasparenza verso l’elettorato prima delle elezioni nel quale i partiti spiegano da chi sono finanziati e come intendono spendere quei soldi. A noi, invece, non sembra logico dare importanza solo al bilancio consuntivo visto che, ad elezioni finite, non si torna indietro. Il bilancio preventivo è un budget il cui superamento a causa di extra-costi, che sono generalmente gestiti attraverso delle normali attività di gestione dei rischi, è comunque meno sbagliato rispetto al millantare un budget irrealistico. È vero, il Movimento Cinque Stelle per la prima volta si affaccia alla politica cittadina e francamente in un momento in cui il nostro Paese, e Civitavecchia in particolare, sono attraversati da una grave crisi economica e occupazionale, vedere che per 20 giorni di campagna elettorale siano anche solamente “preventivate” spese per complessivi 1.581.875 € senza dettagliarne le fonti è veramente sorprendente e umiliante, soprattutto per tutti i disoccupati, pensionati sociali, precari, generazione mille euro, generazione 700 euro etc… Ciò rafforza nel Movimento Cinque Stelle la voglia di cambiare questo modo indecoroso di fare politica”.
Movimento Cinque Stelle Civitavecchia