Detto, fatto. Come annunciato nel corso del consiglio comunale, la minoranza ha presentato un esposto al prefetto di Roma, al Ministero dell’Interno, alla Corte dei Conti ed al Collegio dei Revisori del Comune di Civitavecchia per verificare la correttezza dell’iter adottato dall’amministrazione per approvare il bilancio consuntivo
2014. L’opposizione contesta il fatto che la giunta non abbia approvato e quindi portato a conoscenza del consiglio insieme al consuntivo la delibera di riaccertamento straordinario dei residui, così come previsto dal decreto legislativo 126/2014.
“La norma – sostengono i consiglieri di minoranza – stabilisce infatti che ‘al fine di adeguare i residui attivi e passivi risultanti al primo gennaio 2015 al principio generale della competenza finanziaria, le amministrazioni pubbliche, con delibera di giunta, previo parere dell’organo di revisione economico-finanziario, provvedono, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014, al riaccertamento straordinario dei residui’. Anche in caso di esercizio provvisorio, come è attualmente quello del Comune di Civitavecchia, non sarebbe accettabile l’interpretazione estensiva data in consiglio comunale al concetto di contestualità dal segretario generale. Tale omissione, inoltre, non rileva solo un vizio formale, ma anche sostanziale, sia nell’ammontare che nella determinazione dei residui da eliminare in base alle norme previgenti al decreto legislativo 118/2011 e successive modificazioni. Dalla relazione dell’organo di revisione emergono inoltre criticità sul mantenimento in bilancio di residui attivi relativi ad esercizi finanziari risalenti addirittura al 2001, per un totale complessivo di oltre 14 milioni. La mancata approvazione da parte della giunta della deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui non ha consentito al consiglio comunale di conoscere in tempo reale la situazione finanziaria dell’ente ‘contestualmente’ all’approvazione del rendiconto 2014, espropriando di fatto il consiglio comunale della sua attività di indirizzo e controllo. Chiediamo quindi a prefetto, Viminale (direzione centrale per gli uffici territoriali del governo e per le autonomie locali) e Corte dei Conti di procedere tempestivamente alla rimozione delle illegittimità riscontrate, nominando un commissario ad acta per predisporre lo
schema di consultivo, con il riaccertamento straordinario dei residui, da sottoporre al consiglio comunale”.