Parte domani mattina la tre giorni per l'approvazione del bilancio di previsione 2009, con la prima giornata dedicata alla relazione dell'assessore alle Finanze, Pasqualino Monti, e all'apertura del dibattito. Dibattito che – dopo la pausa di venerdì 29 maggio – si concluderà con il voto di sabato 30. E si preannunciano giornate incandescenti, viste le critiche sia nei contenuti sia nelle procedure che l'opposizione ha già indirizzato alla maggioranza di Palazzo del Pincio. La manovra – che vale 86 milioni di euro – è descritta dall'assessore al Bilancio, Pasqualino Monti, come "un bilancio che, grazie anche ai fondi Enel, ha ridotto il debito del Comune da 95 a 67 milioni aumentando quindi la capacità di indebitamento dell'ente".
Quanto alla spesa l'assessore spiega che "si è ridotta di 10 milioni rispetto al 2006" e che "si dovrà ridurre di altri 6 nel 2010, per far continuare a far quadrare i conti che – spiega l'assessore – non aumentano le tariffe pagate dai cittadini". Il resto per Monti, che si riferisce proprio alle polemiche dell'opposizione di questi giorni, "è solo frutto di demagogia, con l'agitazione di argomenti che non corrispondono alla realtà dei fatti". Ma come si accennava il documento non arriva in aula con le migliori premesse. Proprio oggi il consigliere di Rifondazione Comunista, Roberto Bonomi, ha di nuovo scritto tra gli altri al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, e al difensore civico regionale, Felice Maria Filocamo, segnalando "la mancata osservanza – si legge nel testo della missiva – di quanto previsto dall'articolo 18 comma 4 del vigente Regolamento del consiglio comunale". In base a questo articolo, infatti, il bilancio – da intendersi completo di tutti i documenti che lo compongono – deve essere consegnato ai capigruppo almeno cinque giorni prima della seduta consiliare. Bonomi riferisce di non avere ricevuto tutti i documenti e di essersi recato presso l'ufficio del segretario generale dove dice di "avere ricevuto conferma verbale del mancato adempimento delle disposizioni regolamentari". Ieri Bonomi è tornato in segretaria e ha ricevuto i documenti che però a suo avviso continuano a essere incompleti. Il consigliere afferma anche che "con le scelte effettuate nel corso della procedura l'amministrazione comunale avrebbe in buona parte disatteso alle disposizioni di legge e regolamentari", e si riserva di informare più dettagliatamente le autorità competenti.