Ancora una volta Enel potrebbe salvare il bilancio del Comune di Civitavecchia, evitando un nuovo aumento delle imposte e delle tariffe a carico dei cittadini, che il sindaco Cozzolino non ha assolutamente escluso nel corso della trasmissione di Trc Diritto di Replica a fronte della differenza tuttora esistente tra entrate e uscite. Nei giorni scorsi si è infatti svolto a Roma un incontro al vertice tra una qualificata rappresentanza di Palazzo del Pincio, composta dal sindaco Cozzolino, dal vice sindaco Lucernoni e dagli assessori Tuoro e Manuedda, e un gruppo di manager dell’azienda energetica che gestisce la centrale di Torre Valdaliga Nord, guidata dal capo delle attività italiane di Enel, Carlo Tamburi.
Oggetto dell’incontro, al quale non è stata data particolare pubblicità, una serie di questioni di carattere generale, come la possibilità di sviluppare anche nel territorio di Civitavecchia l’energia eolica e verificare la possibilità che Enel possa intervenire con nuovi investimenti nel territorio. Ma l’argomento cardine del confronto, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe stata una richiesta di carattere economico avanzata dai rappresentanti di Palazzo del Pincio, ovvero che Enel versi al Comune la parte di Imu che secondo la normativa generale va invece direttamente versata nelle casse dello Stato. Non si tratta di una cifra di poco conto, visto che si parla di alcuni milioni di euro, mancanti dalle casse di Palazzo del Pincio dal 2012, da quando il Governo Monti ha anticipato l’entrata in vigore dell’Imu che, in base ad un precedente provvedimento, doveva partire nel 2014. Proprio dal 2012, nella voce Imu, nelle casse del Comune di Civitavecchia sono entrati molti meno soldi rispetto a quelli che erano precedentemente garantiti dall’Ici. Per due esercizi finanziari, il 2012 e il 2013, le amministrazioni hanno provveduto comunque ad assicurarsi, sotto altre forme, contributi importanti da parte dell’azienda energetica che poi sono andati a finire nella spesa corrente, secondo una procedura che viene contestata dai Cinque Stelle e non solo. Ecco, dunque, trovato il possibile escamotage. L’Enel dà comunque i soldi sotto forma di integrazione all’imposta municipale e il Comune può ugualmente utilizzarli per la spesa corrente. Adesso, qualora l’indiscrezione venisse confermata, bisognerà vedere se l’azienda energetica risponderà positivamente alla richiesta avanzata da Palazzo del Pincio.