Una vicenda che nessun genitore vorrebbe vivere e intorno alla quale sono tanti i dubbi che dovranno essere chiariti dagli inquirenti nei prossimi giorni. La storia risale a qualche giorno fa, quando una bambina civitavecchiese di tre anni è stata accompagnata dai genitori alle 8 in punto allo scuolabus per recarsi alla materna. Un gesto della routine quotidiana, che la mamma e il papà non immaginavano che potesse essere l’inizio di una giornata da incubo. Da quel momento, ci sono ore di vuoto che gli inquirenti dovranno chiarire.
Stando alla ricostruzione, tutti i piccoli sono arrivati regolarmente davanti alla scuola, sono scesi dal mezzo e sono entrati in classe, ma non si sa per quale motivo la bambina non è scesa dall’autobus ed è stata dimenticata a bordo. Trascorrono alcune ore ed è verso le 11 che qualcuno, improvvisamente, si è reso conto che la bimba era sola nello scuolabus e l’ha portata in tutta fretta a scuola. Le insegnanti, quando l’hanno vista arrivare a quell’ora, si sono insospettite e hanno avvertito i genitori. La mamma della piccola, quando ha saputo l’accaduto, ha immediatamente chiamato i Carabinieri e la Procura della Repubblica. La donna avrebbe sporto denuncia in quella stessa mattinata, chiedendo alle fiamme d’argento di chiarire che cosa sia accaduto in quelle tre ore trascorse dal momento in cui ha messo la figlia sull’autobus a quando è stata portata a scuola. I militari, secondo indiscrezioni, hanno avviato una serrata indagine per fare chiarezza sull’accaduto, recandosi in primis alla sede di Argo dalla quale sono stati prelevati numerosi documenti e sui quali mantengono per ora il massimo riserbo. Tanti i dubbi da chiarire: chi era il conducente dell’autobus di quel giorno? Chi si è accorto del fatto che la bambina era ancora sul mezzo dopo tre ore e l’ha portata in classe? Che cosa ha fatto la piccola in quel lasso di tempo? E’ stata sempre sullo scuolabus o è stata portata da qualche parte? Domande alle quali gli inquirenti sono decisi a dare risposte e nelle prossime ore esamineranno tutti i fascicoli raccolti e sentiranno vari testimoni per capire cosa sia successo. La vicenda non ha mancato di suscitare polemiche tra tanti genitori, preoccupati del fatto che non si possa più stare tranquilli nemmeno quando i bambini vengono affidati all’autobus per il trasporto dei piccoli e poi alla scuola, i posti che per loro dovrebbero essere i più sicuri al mondo.