Una petizione per chiedere l’osservanza della prescrizione del decreto Map 55/2003 che autorizzò la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord, prescrizione che prevedeva la realizzaizone di un bosco di 40 ettari nelle aree dove si trovava l’ex parco serbatoi (parzialmente interessato dall’interramento dei rifiuti cui è seguita un’indagine della Procura).
A lanciare l’iniziativa, che prevede nelle prossime settimane l’allestimento di una serie di banchetti al viale e ai mercati cittadini, sono stati il Forum Ambientalista e il comitato “Naturalmente”, guidato da Massimiliano Di Grado e nato dal gruppo di cittadini che si era opposto all’abbattimento degli eucalipti di via delle Sterlizie. Hanno aderito l’Idv, il Pd, Sinistra Ecologia e Libertà, i Verdi, i Repubblicani Europei, la IV circoscrizione, Italia Nostra, il movimento No-coke Alto Lazio, i consiglieri comunali di opposizione Alessandro Manuedda e Vittorio Petrelli e alcuni singoli cittadini. Come ha precisato la presidente del Forum Ambientalista Ricotti “l’iniziativa si è resa necessaria perché il sindaco Moscherini, sia all’atto della stipula della nuova convenzione con Enel nell’aprile del 2008, sia in una lettera al Ministero dell’Ambiente del 21 settembre 2009, chiede all’azienda di non realizzare il boschetto e in sua sostituzione di finanziare interventi alternativi”. Il timore è che dietro questa richiesta del primo cittadino – sostanzialmente inattuabile, perché è difficile pensare alla dislocazione in città di 40 ettari di verde – si nasconda l’ennesimo scambio monetario: altri soldi al Pincio che dice che vorrebbe utilizzarli per il verde ma che, come spesso sembra essere accaduto, protrebbero perdesi in mille altri rivoli, viste anche le condizioni pressocché di dissesto in cui versano le casse comunali. “Ci sembra assurdo che in questa città – ha detto Di Grado – il sindaco che dovrebbe essere il garante della salute pubblica non sia più che fermo nel chiedere il rispetto della prescrizione, mentre debbano essere ancora una volta i cittadini a sostituirsi alle istituzioni”. Una volta completata la raccolta di firme la petizione sarà indirizzata alle istituzioni superiori, fermo restando il fatto che, fintanto che non dovesse essere emesso un eventuale decreto del Ministero a modifica della prescrizione su Tvn, il decreto Map 55 rimane legge dello stato, da osservare. Enel ha presentato il progetto che il Pincio ha chiesto di stoppare, mentre è ancora in corso l’inchiesta della Procura della Repubblica relativa a tutte le prescrizioni che il colosso energetico non avrebbe osservato (in tal senso risale a circa otto mesi fa una denuncia di Legambiente) tra cui anche quella relativa alla mancata depressurizzazione dei nastri trasportatori del carbone. Sulla questione del bosco un appello è stato rivolto alla sensibilità mostrata finora dal nuovo assessore all’Ambiente, Leonardo Roscioni.