Non sono ancora finiti i festeggiamenti dell’As per la vittoria nel derby di calcio a 5, avvenuta sabato scorso ai danni dell’Atletico Sacchetti sul parquet del PalaSport. I ragazzi di Umberto Di Maio si sono riscattati dopo un periodo a tinte forti, fatto di alti e bassi. Ora la speranza del gruppo nerazzurro è quella di staccarsi dalla zona playout. Enorme la felicità anche per il giapponese Umezawa, che ha debuttato nella stracittadina e per poco non realizzava un gol. VIDEO
Come ogni derby che si rispetti è stata una partita asettica, irreale, avulsa, totalmente diversa rispetto a qualsiasi altra partita di campionato. Infatti a vincerlo è stata la squadra meno quotata, come dice la “tradizione”, quella con la posizione più bassa in classifica, ma forse più capace di avere picchi, come già dimostrato contro Capitolina e Real Castel Fontana. Durante il match la sensazione era che Righini e compagni avessero qualche energia in più, qualche possibilità maggiore di realizzare dei gol. Ovviamente ogni considerazione è influenzata dall’esito finale, avvenuto nel modo più sadico possibile, con una rete arrivata a tempo scaduto, subito dopo il pareggio dell’Atletico Sacchetti. “Sono sincero – racconta Antonello Quagliata – al triplice fischio finale dell’arbitro la prima cosa che ho pensato è stato a come festeggiare. Naturalmente lo faremo tutti insieme”. Ora che questa gioia è arrivata, l’As dovrà lavorare per migliorare il proprio rendimento nel lungo raggio. Diverse le amnesie avute dal gruppo civitavecchiese sia in questo campionato che in quelli scorsi. “Dobbiamo fare di più fuori casa – spiega il numero uno nerazzurro – fino ad ora abbiamo fatto un solo punto, sul campo dell’Albano. Sabato a Minturno dovremo fare qualcosa, considerando anche che mancheranno Tramontano, Sannino e Cerrotta.”. E’ stata anche l’occasione per conoscere meglio Shuta Umezawa, dopo l’esordio avvenuto nella sfida più difficile. “Sono contento di aver giocato e di aver vinto questa partita assieme ai miei compagni – dichiara colui che è soprannominato Ume, che in giapponese significa “prugna” – è stato bello vincere così. Devo ancora migliorare molto”. I giocatori gialloblu hanno fatto subito assaggiare la fisicità del futsal italiano, ovviamente cercando di evitare che il nipponico andasse in gol. Non c’era nessuna cattiva intenzione per i ragazzi di Scorpioni, il derby è bello anche per questo. “Il giocatore che ha festeggiato più a fine partita è stato Sannino – riprende Umezawa, classe ’94, quindi anche under – ora però dobbiamo continuare su questa strada”. Il numero 14 dell’As non è stato l’unico arrivo dal Paese del Sol Levante, fra qualche settimana dovrebbe debuttare nell’Atletico Sacchetti anche Kouta Hiwatashi. Fra i due sembra esserci qualche differenza nel modo di giocare, mentre Umezawa appare più un corridore rapido sulla fascia, il gialloblu sembra essere più tecnico e più un portatore di palla. Il prossimo derby potrebbe essere ancora più affascinante per la presenza di entrambi. L’arrivo di Umezawa a Civitavecchia è stata una bella novità anche dal punto di vista culturale. “Shuta sta facendo progressi ogni giorno – spiega Antonello Quagliata – cerca sempre di avvicinarsi a chi parla italiano per apprendere nuove parole. I compagni stanno cercando di velocizzare questo ambientamento”. Con Umezawa c’è stato modo anche di conoscere le sue esperienze precedenti e qualche curiosità generale. “Sono stato anche in Canada e in Thailandia – spiega il giapponese – ma sto meglio in Italia. Il mio piatto preferito è la carbonara. Sto insegnando anche qualche parola nella mia lingua ai compagni, che se la stanno cavando. Sto facendo conoscere Civitavecchia e l’As a molte persone nel mio Paese”.