Ora c’è l’ufficialità. Carlo Pascucci è il nuovo allenatore del Civitavecchia. Dopo la brevissima esperienza di mister Carmelino, il presidente Costanzo Arduini ha deciso di cambiare nuovamente pagina. Questo pomeriggio l’ex tecnico di Rieti e Fondi si è presentato ai giocatori ed ha subito svolto il primo allenamento. Pascucci conosce già la squadra che gli è stata affidata, anche perchè mercoledì scorso era a Ciampino per seguire la gara di Coppa Italia contro l’Almas. VIDEO
“Voglio riportare la squadra ai piani alti della classifica – dichiara mister Pascucci – questo è il primo obiettivo che mi sono posto da quando ho preso la decisione di venire qui. So che in questi ultimi tempi questa panchina è stata bollente, ma perchè dovrei avere paura?”.
Pascucci ha già iniziato a lavorare nella sua nuovissima esperienza sulla panchina del Civitavecchia e vuole partire a spron battuto. Il diktat del presidente Arduini è stato preciso: ovvero lavorare al meglio per tornare subito alla vetta della classifica, anche se per fortuna la mano tesa dei cugini della Cpc, che ha fermato l’Atletico Fiumicino, ha dato una mano a Luciani e compagni.
“Conosco quasi tutti i giocatori che sono al Civitavecchia – afferma l’allenatore, che ha giocato anche con la Fiorentina a metà anni 80, assieme ai vari Passarella, Socrates, Gentile, Oriali e tanti altri – anche perchè li ho affrontati sui campi o li ho avuti in squadra, come ad esempio Alfonsi con il Fidene. Abbiamo una squadra forte, che deve essere convinta dei suoi mezzi. Lavorerò su tutti i reparti, si può migliorare dovunque, non solo in difesa. Il mio modulo preferito è il 4-3-3, credo che sia il più congeniale per gli uomini che ho a disposizione”.
In carriera Pascucci ha allenato, tra le altre Velletri, Fidene, Adrano, Fondi, Rieti, Spoleto, Il primo match per il nuovo tecnico nerazzurro arriverà domenica, quando al Fattori arriverà la Vigor Acquapendente. Sarà una sfida particolare non solo per i civitavecchiesi, ma anche per gli avversari, che stanno attraversando un momento non felice, a causa dei problemi societari.