Il professor Mario Camilletti dopo le esibizioni al Conservatorio Santa Cecilia e alla Cittadella della Musica si è esibito al Ministero dell’Istruzione su richiesta dello stesso Ministro Fioramonti con l’Infinito 2.0.
Come è arrivato a questa esibizione?
É successo che anche il Miur, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, si è accorto di Latine Cano, quel progetto di qualche anno fa in cui ho musicato le più famose odi latine (Catullo, Orazio, Virgilio…) in chiave moderna (pop, rock, bossa nova…). Un progetto che, già “adottato” da un paio di anni dall’Università di Cambridge quale strumento didattico alternativo per la memorizzazione dei classici, nasce dalla necessità di insegnare la poesia latina attraverso la musica rispettandone gli accenti metrici; la fusione tra musica e poesia classica è stata particolarmente apprezzata dagli studenti, che hanno avuto così una prova ulteriore del fatto che il latino non sia affatto una lingua morta, ma che anzi funzioni benissimo anche per le canzoni pop.
Dal successo di questi mesi al Miur qual è stato il passaggio decisivo?
Quando la dott.ssa Barbieri, che ringrazio di cuore, direttore dell’area informatica del Miur, ha “scoperto” Latine Cano, mi è stato dedicato un lungo articolo, pubblicato sulla home page del Ministero, un vero onore, con il quale quel lavoro è stato riconosciuto e apprezzato.
Dal sito del Ministero come è approdato all’esibizione?
Qualche giorno fa lo stesso ministro Fioramonti, incuriosito da questo strano metodo, ha chiesto di poter ascoltare dal vivo, in occasione del Concerto di Natale presso la sede romana del Ministero, alcuni brani tratti da Latine Cano, nello specifico “Odi et amo” e “Sicelides Musae”, e anche “L’Infinito 2.00”, il brano con cui ho musicato il famoso idillio del geniale Giacomo Leopardi, brano che ha raggiunto in pochi mesi 20.000 visualizzazioni su Youtube. Così, insieme al coro degli alunni del Liceo Galilei, supportato dalla mia Preside, prof.ssa Maria Zeno, e dai miei colleghi, sono andato, il 18 dicembre, a cantare questi brani nella sede di Viale Trastevere, alla presenza del Ministro, il quale ha ascoltato con estrema attenzione la nostra esibizione ed ha poi fatto molti elogi ai ragazzi e al sottoscritto, soprattutto per l’idea di “rendere la poesia classica viva e fruibile da tutti” e per “averci dato emozioni vere con la rilettura in chiave pop dell’Infinito di Leopardi” (sono parole sue).
Chi si sente di ringraziare?
Il mio ringraziamento va ai ragazzi del Galilei (IV C, III A e V A scientifico e III A musicale) che si sono comportati da veri professionisti, alla Preside Zeno, che da sempre incoraggia e supporta iniziative come questa, ai colleghi tutti, alla dott.ssa Barbieri e a tutto lo staff del ministro, al ministro Fioramonti stesso, molto attento al lavoro dei docenti.