L’atto di compravendita stipulato tra Arsial, l’Azienda per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, e Società Campeggiatori Pineta la Frasca, quest’ultima attuale proprietaria del compendio immobiliare dove sorge l’omonimo camping, è valido.
Lo ha stabilito il Tribunale di Civitavecchia, che con la sentenza emessa lo scorso 16 giugno, ha respinto la domanda proposta dal Comune di Civitavecchia, secondo il quale la compravendita avvenuta nel 2015 era da definirsi nulla.
“Si tratta di un risultato importante – il commento della società – con il quale è stata definita una vicenda che da quasi quattro anni ha avuto gravi ripercussioni per la Campeggiatori Pineta la Frasca, sia in termini di immagine sia in termini di investimenti perduti. Nel corso di questi quasi 4 anni di controversie giudiziarie abbiamo sempre riposto la nostra più totale fiducia nell’operato della magistratura che, con la decisione dei giorni scorsi, ha confermato la legittimità dell’operato della nostra società. Resta ovviamente il fatto che, a subire gli effetti negativi dell’iniziativa giudiziaria intrapresa dall’amministrazione comunale, è stata l’intera comunità locale che ha visto inevitabilmente frustrate nuove occasioni turistiche. La società, che ha già calendarizzato l’avvio dei lavori di ristrutturazione della struttura turistica, valuterà comunque eventuali iniziative per il ristoro dei pregiudizi subìti”.
Si tratta di un nuovo capitolo della vicenda del camping Traiano, più conosciuto come il campeggio della Frasca, esplosa nel 2015 e tornata di attualità nei mesi scorsi quando l’associazione Caponnetto aveva portato all’attenzione della collettività la messa in vendita del camping al costo di 5 milioni e 600 mila euro da parte della Società Campeggiatori Pineta la Frasca, nonostante fosse in corso al Tribunale di Civitavecchia un procedimento per chiarire la reale legittimità della vendita avvenuta nel 2015 da parte dell’Arsial.
La sentenza dei giorni scorsi va in un verso, almeno in primo grado. Dall’associazione Caponnetto fanno sapere che, in attesa che il Comune si pronunci, è pronto a presentare ricorso in appello.