CIVITAVECCHIA – Il sogno della cantieristica, legato all’effettivo inizio delle attività all’interno del cantiere ex Privilege, ma anche in futuro alla possibilità di avere un bacino di carenaggio dove poter effettuare interventi di riparazione e manutenzione delle navi, potrebbe non essere definitivamente tramontato. Almeno per quanto riguarda la costruzione di yacht di grandi dimensioni. Proprio nella settimana in cui si potrebbe decidere il futuro dello scafo P430 e, in particolare, della sua proprietà, si torna infatti a parlare di interessi concreti rispetto al cantiere della Mattonara da parte della cantieristica di lusso.
E ancora una volta a manifestare interesse a rilevare il cantiere ex Privilege sarebbe stata la Tankoa, la società con sede a Genova che già da un paio di anni si è candidata a succedere ai maltesi della Royalton. Stando ai si dice, l’azienda genovese, alla luce della possibilità che l’Autorità Portuale possa rientrare nella disponibilità totale dell’area dopo lo “sfratto” decretato alla Konig-Royalton, avrebbe ufficialmente manifestato a Molo Vespucci il suo concreto e reale interesse al subentro. L’iniziativa di Tankoa sarebbe diretta conseguenza del boom di commesse avuto nel 2022 e alle previsioni altrettanto rosee per quanto riguarda l’anno in corso. Non solo. Stando ai si dice la società genovese, che è decollata nel panorama della cantieristica di lusso dopo l’avvento al vertice dell’ingegner Vincenzo Poerio, considerato il guru della cantieristica di lusso, si sarebbe dichiarata pronta a far immediatamente ripartire il cantiere, dove avvierebbe la costruzione di uno degli yacht da 70/80 metri per i quali ha già ricevuto l’ordine. Tradotto in cifre si tratterebbe di un’operazione in grado, per il tempo necessario alla costruzione dell’imbarcazione, di assicurare mediamente sui 200 posti di lavoro tra personale interno ed esterno al cantiere, in particolare quello alle dipendenze di aziende artigiane che dovranno concorrere agli allestimenti interni del mega-yacht, dalle parti meccaniche a quelle idrauliche per passare a quelle che riguardano l’arredamento e le componenti in legno. Adesso si tratta di vedere se i rumors troveranno conferma e, in caso positivo, quale sarà la risposta non solo dell’Autorità Portuale, ma della città nel suo complesso.