Presso la sede della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino, Comando rientrante nell’ambito della Direzione Marittima del Lazio, si è tenuta, alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio e delle massime autorità militari e civili, la solenne cerimonia di passaggio di consegne tra l’Ammiraglio Ispettore Capo Felicio Angrisano – cedente – e l’Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone – accettante – che ha sancito il cambio al vertice del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
L’evento ricorre nell’anno del 150° Anniversario dall’Istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto, 150 anni – ha sottolineato l’Ammiraglio Angrisano – di servizio a favore della collettività marittimo-portuale ed in cui il Corpo è stato in grado di conquistarsi l’affetto, l’apprezzamento ed il rispetto dei cittadini italiani.
Negli ultimi anni le Capitanerie di Porto/Guardia Costiera hanno perseguito, con profonda umanità, la missione della salvaguardia della vita umana in mare, a favore, in particolar modo, di tutti quei migranti che fuggono dalle proprie terre in cerca di una speranza nella nostra patria e che, dalla crisi albanese del 1991 ad oggi, hanno superato l’ingente cifra di 700.000 unità.
Tale fondamentale opera a tutela della vita umana ha consentito al Corpo di ricevere anche l’apprezzamento del Papa, di entrare a far parte dei “Giusti del mondo” e di ricevere la cittadinanza onoraria della città di Palermo, riconoscimenti, questi, che testimoniano un nuovo modello di quotidianità dell’impegno del Corpo: comprendere i bisogni e rispondere alle esigenze.
Le Capitanerie, nell’ambito della propria opera di tutela e valorizzazione della risorsa mare, con “l’umiltà dei forti” e la dignità che nasce dalla consapevolezza dei propri ruoli, funzioni e responsabilità, hanno dato e tutt’ora danno un fondamentale impulso al sistema-paese, anche grazie alla stretta collaborazione con il cluster marittimo tutto, perseguendo quell’obiettivo di sicurezza produttiva, quale elemento strategico per la crescita, in sicurezza, dell’economia del Paese.