Un'interrogazione al Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, per sapere quale è il futuro della caserma Piave. L'iniziativa è dell'onorevole Pietro Tidei. Il parlamentare del Partito Democratico chiede se, in caso di trasferimento della Piave, i militari non possano essere mandati alla caserma di Aurelia. Leggi l'interrogazione. Interrogazione dell'Onorevole Avvocato Pietro Tidei al Ministro della Difesa Dott. Ignazio La Russa con richiesta di risposta orale.
Premesso:
– che le cronache locali dei quotidiani, le emittenti televisive radiofoniche da più giorni ormai conducono una martellante campagna sull'ipotesi del trasferimento dei reparti militari alloggiati nella Caserma Piave – Largo Acquaroni di Civitavecchia – nelle caserme di Bracciano, nel silenzio acquiescente del Ministero che senza avere adottato alcun provvedimento formale, tuttavia lascia intendere di essere favorevole alla implicita operazione, che sta provocando inquietudine, agitazione in tutti gli interessati e le loro rispettive famiglie che complessivamente assommano ad alcune centinaia di unità;
– che la prossima apertura dell'anno scolastico prevista nel Lazio per il 15 settembre accentua le ansie dei familiari, nell'incertezza del loro futuro e nella preoccupazione di doversi trasferire in assenza di una definita destinazione, che lascia nell'incertezza la continuità o meno dei contratti di locazione vigenti;
– che in particolare il reparto specializzato Nucleare, Biologico, Chimico (N.B.C.), fin dalla sua costituzione fu deciso che per motivi di ordine strategico dovesse essere alloggiato nella Caserma Piave, potendo in tal modo disporre per i possibili movimenti dell'aeroporto di Fiumicino e se del caso anche di quello di Ciampino, di una idonea rete ferroviaria verso il Nord e verso il Sud e di una rete stradale sufficientemente articolata nelle varie direzioni. E che viceversa con il trasferimento nelle caserme di Bracciano questo insieme di fattori indispensabili per l'esercizio dei compiti propri di questo reparto viene inspiegabilmente mortificato e sottovalutato con grave pregiudizio per il tempestivo intervento nelle zone di operazione;
– che la presenza inoltre a Civitavecchia di questi contingenti militari e delle loro rispettive famiglie è stato ed è di notevole giovamento per l'economia della città per quanto riguarda i consumi e per quanto riguarda il calmiere che viene esercitato sul mercato immobiliare attraverso l'equilibrio degli affitti;
– che suscita perplessità e dubbi il fatto che non risulta che sia stata presa in considerazione alcuna l'ipotesi del trasferimento dei reparti dalla Caserma Piave alla Caserma di Aurelia (Civitavecchia), mantenendo inalterate tutte le condizioni più favorevoli che esistono nella città rispetto a Bracciano e senza causare gli effetti negativi del previsto trasferimento fuori città;
– che infine nella Caserma Piave prestano servizio esterno alcune ditte che impiegano personale e che con il trasferimento a Bracciano verrebbe meno questa fonte di lavoro, in una città già gravata di un alto indice di disoccupazione e di notevole precariato, per cui anche per questa ragione è indispensabile una seria riflessione prima di assumere decisioni affrettate.
Il sottoscritto interroga l'Onorevole Ministro per sapere:
1. qual è la reale intenzione del Ministero della Difesa, spiegando le ragioni della mancata assunzione fino ad oggi di un atto formale che ha favorito lo sviluppo di varie ipotesi suscitando com'è ovvio ansie, agitazioni e molta confusione;
2. per quali motivi non si ritiene di poter prendere in considerazione il trasloco dei reparti dalla Caserma Piave alla Caserma di Aurelia, conservando tutte le condizioni più favorevoli che Civitavecchia offre rispetto all'eventuale trasferimento a Bracciano;
3. perché i reparti militari interessati e le loro rispettive famiglie non hanno avuto una tempestiva informazione che consentisse una discussione di un così decisivo argomento per la vita delle famiglie anche con le Autorità locali, attraverso un dibattito nel Consiglio Comunale coinvolgendo sulla questione l'interesse dei cittadini, soprattutto in riferimento al prossimo anno scolastico e ai contratti di locazione vigenti;
4. infine se il Ministero si preoccupa di favorire un'altra eventuale soluzione per le ditte che sono oggi impiegate nella Caserma Piave.
Il Deputato interrogante (Avvocato Pietro Tidei)