Non sembra avere fine la polemica sulle casette di legno. La conferenza stampa di ieri dell’assessore Giancarlo Frascarelli ha provocato la reazione di Marietta Tidei, che ancora una volta torna alla carica con una serie di domande. Il consigliere comunale del Partito Democratico attacca Frascarelli per aver scaricato le responsabilità del sindaco sui Servizi Sociali, visto che l’assegnazione degli alloggi è stata fatta con un’ordinanza sindacale.
“Ha letto Frascarelli – chiede ancora Marietta Tidei – cosa dicevano i Servizi Sociali nella loro relazione su alcuni dei 40 individuati dal Sindaco? Lo sa Frascarelli che alcuni di quei 40 non avevano nessuno dei requisiti individuati dalla delibera e nonostante i Servizi Sociali lo evidenziassero nella loro relazione, il sindaco ha proceduto comunque all’assegnazione dell’alloggio per questi soggetti? Perché Frascarelli non ci aiuta a capire che fine hanno fatto le domande? Come mai a fronte di numerosi cittadini che sostengono di aver presentato le domande, dal Comune mi mettono nero su bianco che non ne sanno nulla? Se non ci sono le domande come ha fatto il sindaco a scegliere i 40? Li ha incontrati in sogno? La smetta l’assessore di prendere in giro i cittadini con la panzana che le case dell’Ater che saranno pronte in 6 mesi. Si ricorda del cinema che doveva aprire lo scorso gennaio? In quattro anni questa amministrazione non è neanche riuscita a sottoscrivere un protocollo d’intesa, mi auguro sul serio che in 6 mesi riesca ad individuare l’area, ottenere i permessi e far costruire gli alloggi. Mi sa tanto dell’ennesima bufala da campagna elettorale e ai cittadini che hanno bisogno si dovrebbe promettere solo le cose che si è certi di poter realizzare. È ignobile scaricare sulle assistenti sociali le responsabilità ma fortunatamente dagli atti si capisce benissimo chi ha deciso e chi ha sbagliato. In che cosa consistono i comportamenti scorretti dei “collaboratori della Guidoni”? Forse nel non accettare supinamente le pressioni di assessori e consiglieri? Forse nel non accettare gli ordini del sindaco? Se l’assessore è a conoscenza di comportamenti scorretti lo dica senza tanti giri di parole, faccia nomi e cognomi. Non giochi allo scaricabarile e non si presti al becero tentativo del sindaco di mortificare la dignità e la professionalità delle risorse umane del Comune che in questi anni hanno dovuto subire insulti e prepotenze senza fine”.