“Il processo per il caso Capitani sarà lungo e tecnico”. A parlare è l’avvocato Roberto Sorbo, difensore di uno dei 13 indagati nella vicenda dell’operaio Sergio Capitani, della ditta Guerrucci, morto mentre lavorava al cantiere di Torrevaldaliga Nord. I legali hanno avuto a disposizione 20 giorni a partire dal 6 aprile, data in cui è stata notificata la chiusura delle indagini preliminari, per depositare le loro memorie difensive. Terminato questo periodo, è ora tutto nelle mani della Procura e il pubblico ministero è adesso a disposizione per interrogare quegli indagati che chiederanno spontaneamente di essere sentiti.
Per il suo assistito, accusato di concorso nell’omicidio colposo di Capitani, l’avvocato Sorbo ha chiesto l’archiviazione, dichiarando che l’indagato è estraneo alla vicenda. Secondo il legale, infatti, l’incidente probatorio avrebbe fornito un quadro molto chiaro delle responsabilità di ciascuna delle persone chiamate in causa. “Abbiamo anche consultato un perito tecnico di parte – conclude l’avvocato Sorbo – che ci ha tranquillizzato in tal senso”.
Di simile avviso è l’avvocato Pier Salvatore Maruccio, anche lui difensore di una delle tredici persone per le quali il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio. Maruccio, però, ritiene che la consegna delle memorie difensive non sia necessaria, in quanto, a suo giudizio, vi sarebbero tutti gli elementi per poter discutere direttamente nel corso delle udienze. Indagati e difensori sono ora in attesa del rinvio a giudizio.