“Dopo l’acqua “privata” oggi Cozzolino ci propone le terme private”. E’ l’attacco di una nota del gruppo consiliare del Pd, per il quale il trasformismo dei pentastellati, sia a livello locale che nazionale, ormai non stupisce più di tanto.
A lasciare perplessi, secondo i dem, e’ l’andatura da gambero di un sindaco come Cozzolino che prima esprime un parere contrario al progetto della trivellazione di pozzi “termali” e poi cambia idea adducendo come giustificazione il parere favorevole espresso dai tecnici. “Se la questione fosse solo tecnica – aggiungono Piendibene, Stella e Di Gennaro – Cozzolino avrebbe comunque dovuto chiedere un parere tecnico prima di esprimere una qualsiasi opinione politica o programmatica. Così facendo ha dimostrato, ancora una volta, di essere quantomeno sprovveduto, caratteristica che mal si addice ad un amministratore. Ancora più disdicevole al suo ruolo istituzionale è il puerile tentativo di giustificare la sua retromarcia con dubbie clausole di “salvaguardia” che richiederebbero il ripristino dei luoghi solo a danno fatto come se le complicatissime dinamiche delle acque termali fossero l’impianto del rubinetto di casa”.
Per i democrat, ancora, e’ del tutto trascurata dal sindaco, poi, la rilevanza politica del problema che avrebbe richiesto una adeguata informazione ai cittadini ed un confronto nelle sedi istituzionali, mentre, come già in altre occasioni, la questione è stata trattata in maniera autoreferenziale alla faccia di quella partecipazione e condivisione di cui i ciarlieri a cinque stelle hanno riempito il programma.
“Su una cosa, però, i gamberi pentastellati – conclude il gruppo consiliare del Pd – continuano imperterriti: la spasmodica necessità di cercare di un colpevole a cui attribuire le cause della loro incompetenza che, dopo 4 anni e mezzo di amministrazione, ha ridotto la città in ginocchio. A questo punto non ci stupiremmo se dopo il PD e tutti gli altri partiti dell’arco costituzionale, per la questione delle terme finissero con il prendersela anche con l’imperatore Traiano”.