Non sono piaciute le dichiarazioni dell’ex presidente della Ccms, Mario Fattorini, alla nuova dirigenza della cooperativa. La conferenza stampa di ieri, svoltasi presso la sede della Lega delle Cooperative, durante la quale Fattorini ha annunciato la necessità di tagli del 50%, è suonata come un vero e proprio grido di allarme.
E se sembrava che le dimissioni dell’ormai ex presidente dovessero ancora essere ratificate, il neo-presidente della Ccms, Pietro Carrozzo, dice che non è così. “Le dichiarazioni di Fattorini – si legge in una nota stampa – sono a titolo strettamente personale e non rappresentano l’espressione dell’attuale presidenza della Ccms. Diversamente da quanto è apparso le sue dimissioni, da lui stesso sottoscritte come irrevocabili, sono già state accettate dal consiglio di amministrazione e non prevedono una successiva ratifica da parte dell’assemblea dei soci Ccms. Pertanto le affermazioni rispetto a un eventuale ripensamento della presidenza di Mario Fattorini – prosegue ancora Carrozzo nel comunicato stampa – oltre che contraddittorie generano confusione nei soci, con conseguenze deleterie per la stabilità della cooperativa, requisito essenziale per il risanamento dell’azienda stessa. Il sottoscritto intende continuare fermamente in questa presidenza – conclude Carrozzo – confidando sulle possibilità che ancora esistono sul territorio, in particolar modo Enel e Privilege, per garantire il massimo livello occupazionale possibile”. Insomma, le parole del neo-presidente sembrano smentire sostanzialmente le affermazioni con le quali ieri Fattorini aveva voluto sottolineare l’assenza di conflitti e rotture in seno alla cooperativa. Non solo. Tutta la situazione continua a risultare sempre più strana, nella misura in cui non si comprende da dove nascano i problemi, e quale portata abbiano.