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“Sono pronto ad ogni consiglio che chiunque vorrà darmi per realizzare i progetti per Civitavecchia. D’altronde una buona idea rimane tale a prescindere da chi la presenta e l’obiettivo dei Cinque Stelle nelle istituzioni non è quello di appuntarsi spillette al petto ma migliorare la vita dei cittadini”. E’ la risposta dell’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici, Alessandro Ceccarelli, all’ex sindaco Tidei, che riferendosi al piano triennale delle opere pubbliche, aveva accusato l’attuale amministrazione di aver copiato i suoi progetti.
Ceccarelli sottolinea che la formulazione del piano triennale 2017 – 2019 è stata fatta sulle esigenze segnalate come urgenti e comunque da avviare e che non ne rivendica la paternità. L’assessore conferma quindi di aver lavorato anche sulle carte dell’amministrazione Tidei e di aver chiesto ad un collaboratore dell’ex sindaco di aiutarlo a ricomporre i “faldoni” del progetto ex area ferroviaria.
“Sono pronto – conclude Ceccarelli – a riconoscere tutti i meriti a chi spettano perché, se fatto per migliorare Civitavecchia, non importa la paternità ma il poterlo realizzare e farne godere i frutti ai cittadini”.
“Io lavoro con spirito di servizio – continua l’assessore – sono in pensione, non ho velleità politiche e non ho ambizioni di “carriera”. Lavoro bene con i ragazzi del Movimento 5 Stelle perché trovo che abbiano ancora il sacro fuoco della politica buona. Poi di errori ne possiamo commettere tutti, io per primo. L’esperienza in politica è importante così come la freschezza dei propositi. Far politica implica di fare delle scelte secondo la propria logica e coscienza. Importante non farle per interesse personale. Sono qui quindi, oltre che per mettere a disposizione la mia esperienza, solo per aiutare la mia città d’origine, per dare il mio contributo a migliorare questa Italia screditata, almeno finché testa e gambe me lo permetteranno, che vede molti giovani, tra cui mio figlio, andarsene all’estero dichiarando che difficilmente torneranno. Vorrei dimostrare il contrario. Che possiamo invertire il “trend”, come dicono gli economisti, da discendente cronico a lievemente in ascesa. Mi piace molto l’idea di un nuovo “Risorgimento” ma sarei supponente. So che i tempi della pubblica amministrazione sono intollerabilmente lunghi per chi ha un mandato breve (e 5 anni sono un soffio), se poi si accorcia per motivi imprevisti, diventano irrisori. Capisco quindi il disappunto nel vedere attribuire ad altri qualcosa che si pensa proprio”.