Tutti dalla parte del Centro Arcobaleno. Dopo l’allarme lanciato sabato scorso, si registrano numerosi interventi di solidarietà e sostegno, con tanto di accuse alla Regione Lazio e al Comune di Civitavecchia.
Il capogruppo del PD, Marco Piendibene, chiede polemicamente come è possibile che tra tanti articoli 90, consigli di amministrazione che non producono nulla, emolumenti d’oro a supermanager, parcelle ai progettisti di tanti progetti improbabili, non si riescono a trovare 20 mila euro per garantire la sopravvivenza del Centro Diurno per utenti diversamente abili. Piendibene invita il sindaco ad attivarsi immediatamente presso la regione Lazio, visto che non esiste un assessore ai Servizi Sociali, per reperire i fondi disponibili per salvare il centro. Il bersaglio di Rifondazione Comunista è, invece, la Regione Lazio, e nello specifico il presidente Renata Polverini. Secondo la segretaria Valentina Di Gennaro, evidentemente alla governatrice sta a cuore solo parte della popolazione regionale, non i diversamente abili dell’Arcobaleno. Il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà alla Provincia di Roma, Gino De Paolis, esprime la sua massima vicinanza alle famiglie e agli operatori del Centro Arcobaleno. De Paolis lancia un appello alla Regione e al Comune per considerare seriamente quanto sarebbe grave la ricaduta sul territorio se non vi fosse più un simile presidio di prossimità e un punto fermo di assistenza per le famiglie. “Serve urgentemente da parte delle Istituzioni – aggiunge – un’indicazione decisa sulle politiche sociali per non disperdere professionalità e impegno così fondamentali per i cittadini. Nonostante il problema non ricada tra le nostre competenze specifiche della Provincia, noi responsabilmente ci saremo per un dovere umano e istituzionale”. Anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Cesare Caiazza, Domenico Barbera e Pietro Di Marco, esprimono solidarietà al Centro Arcobaleno, la cui situazione viene inserita nel quadro delle politiche, giudicate non più tollerabili, dalla Giunta Regionale guidata da renata Polverini. “Il rischio di chiudere una importante e storica esperienza finalizzata all’aiuto, alla cura e all’integrazione di persone portatrici di handicap – sostengono – è paradigmatica di una condizione nella quale Governo e Regione continuano a tagliare sulla spesa sociale mettendo in ginocchio l’insieme del mondo delle cooperative e delle associazioni che operano nel settore”. Cgil, Cisl e Uil si impegnano a sostenere tutte le iniziative finalizzate a difendere e sviluppare il lavoro meritorio dell’Associazione Arcobaleno e, al contempo, a promuovere – nell’ambito della mobilitazione a livello territoriale e regionale – un’iniziativa finalizzata a pretendere importanti investimenti economici per un welfare locale concreto, moderno e solidale da basare, anche, su un lavoro di qualità, stabile e con diritti esigibili.