Il sindaco Cozzolino, in una lettera, ha chiesto al Governatore del Lazio Zingaretti un incontro urgente per scongiurare il definitivo depotenziamento del centro trasfusionale dell’ospedale San Paolo, che sta destando molta preoccupazione tra la popolazione locale. Nella lettera, il primo cittadino sottolinea che il servizio è infatti ormai disponibile solo dalle 8 alle 14 dei giorni feriali e che al di fuori di tali fasce orarie, la disponibilità di emoderivati sarà garantita dal SIT del San Filippo Neri di Roma, rendendo quindi complessa e rischiosa la gestione di eventuali emergenze che dovessero determinarsi.
Nella lettera, il sindaco Cozzolino ricorda come nel territorio fiigurano grandi impianti di produzione energetica, uno stabilimento militare che provvede alla demilitarizzazione delle cariche chimiche, un porto dove transitano milioni di passeggeri ogni anno, nonché stabilimenti di cantieristica pesante, in sostanza una serie di fattori di rischio ulteriore dal punto di vista sanitario che si sommano alle esigenze ordinarie del territorio. Per il primo cittadino, Civitavecchia, rimasta ormai priva di servizi trasfusionali operanti 24 ore su 24, si trova di fronte a una sorta di “buco nero”, che mette in pericolo vite umane per mere ragioni contabili.
“A questo proposito – aggiunge – il nuovo assetto che si sta determinando potrebbe inoltre non portare i benefici economici sperati, visti anche gli alti costi del trasporto degli emoderivati per centinaia di chilometri al giorno, rendendo così tutta questa operazione solo la prosecuzione di uno scientifico smantellamento dei servizi del territorio in favore dei centri romani. Pertanto l’amministrazione combatterà ogni tentativo di mortificazione della sanità del territorio”.