Emergono nuovi particolari in merito alla vicenda che ha portato all’arresto dell’ex presidente del consiglio Tiziano Cerasa con l’accusa di malversazione ai danni dello Stato relativamente all’attività dell’asilo nido “Il mondo di Linus”. A fornirli è la Guardia di Finanza di Civitavecchia, che parla di un articolato sistema di frode messo in piedi da Cerasa e un cittadino ucraino, anch’esso finito ai domiciliari.
Stando a quanto riportato dalle Fiamme Gialle, i fondi ottenuti dall’ex presidente del consiglio comunale ammonterebbero a circa un milione e 300 mila euro. Cerasa avrebbe ottenuto per il tramite di numerose società, fondi pubblici dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma e dal Comune di Civitavecchia. “Parte di tali fondi – si legge nel comunicato della GdF – una volta accreditati sui conti correnti delle beneficiarie, è stata, successivamente, dirottata, al solo scopo di dissimularne la distrazione, sui conti di altre società, anch’esse riconducibili al civitavecchiese. I flussi finanziari così distratti venivano, poi, fatti confluire sui conti correnti di società amministrate da due persone, un ucraino ed un egiziano, che si sono adoperati per riciclare il denaro precedentemente distratto mediante diverse operazioni bancarie costituite, essenzialmente, da prelevamenti di contante o ricariche di carte prepagate”.