Ieri, nella palestra “Polisportiva Olimpica” di via Martiri delle Fosse Ardeatine, si è svolta la cerimonia di chiusura del “Corso di Autodifesa per Donne”.
Rivolta a 30 donne e ragazze, durata tre mesi, l’iniziativa è stata vissuta, dalle partecipanti, come un’esperienza di aggregazione oltre che di apprendimento delle tecniche basilari per una corretta difesa personale. Presente per l’occasione l’assessore comunale Mauro Campidonico, che ha portato i saluti del consigliere comunale e provinciale Alvaro Balloni che, a causa di impegni istituzionali, non è potuto essere presente. L’assessore Campidonico ha consegnato a ciascuna corsista l’attestato di partecipazione/diploma di graduazione, con il passaggio da cintura bianca a cintura gialla, e la tessera della Federazione Italiana Karate, valida sia in Italia che nei Paesi della Comunità Europea. Il maestro Pucci ha espresso soddisfazione per l’esito e la partecipazione al corso da parte delle iscritte. Un particolare ringraziamento è stato rivolto dalle donne e ragazze all’organizzatrice del corso, la signorina Sara Fresi che, nonostante la sua giovane età, ha partorito un’iniziativa utile rivolta alle donne. Sara Fresi ha effettuato alcune considerazioni: “E’ doveroso ringraziare il consigliere provinciale Alvaro Balloni che ha creduto nella validità di questo progetto e la Provincia di Roma che, attraverso il finanziamento totale del corso, si è riusciti ad offrire gratuitamente alle corsiste un servizio di ottima qualità grazie all’alto livello professionale del Maestro Stefano Pucci che è anche, tra le altre cose, impegnato come allenatore federale della nazionale azzurra di karate. Ringrazio anche Virginia e Stefania Pucci che, attraverso la loro esperienza e competenza in materia di arti marziali, sono state in grado di creare un feeling tale, con le corsiste, da garantire l’equilibrio all’interno del gruppo. Dato che l’esito è stato soddisfacente potremmo organizzare in futuro, con l’ausilio della Provincia di Roma, altri corsi di difesa per donne a fronte diuna dilagante ondata di violenza della quale il genere femminile è bersaglio facile”.