“Per rispetto verso i defunti ed i loro parenti, l’amministrazione comunale e la Multiservizi caerite, a seguito delle notizie apparse sulla stampa, hanno effettuato una serie di riscontri che non hanno fornito alcun dato allarmante. La custodia delle urne funerarie nel cimitero nuovo di Cerveteri, così come appurato anche da una ispezione dei carabinieri, è totalmente in regola e sotto controllo”. Dopo un paio di giorni dedicati alla verifica della situazione, il sindaco Gino Ciogli ha spiegato ai cittadini quale sia la reale situazione, invitando tutti ad una maggiore ponderazione dei fatti quando si tratta di tematiche così delicate.
“Questa vicenda – ha proseguito Ciogli – è iniziata alla fine di ottobre del 2008 quando, con un avviso pubblico, la Multiservizi caerite annunciava che nei giorni 30-31 marzo e 1 aprile 2009 sarebbero state effettuate operazioni di esumazione ed estumulazione ordinarie delle salme presso i cimiteri di Cerveteri per il decorso del decennio dalla loro ultima inumazione. A tutti gli interessati veniva anche comunicata la possibilità di scegliere la destinazione dei resti mortali dei propri cari, se in un’urna funeraria o la cremazione e la traslazione di queste in un apposito loculo, o, ancora, l’affidamento delle ceneri per la conservazione in forma privata o per la dispersione nelle forme e nei luoghi consentiti. Dunque, nei giorni indicati del 2009, furono effettuate le operazioni previste, con la ricomposizione dei resti mortali nelle apposite urne, custodite nella camera mortuaria del cimitero nuovo. Ad oggi non sono stati ancora reclamati i resti di 15 defunti. La camera mortuaria – ha concluso Ciogli – è composta da una sala di accoglienza delle bare in attesa della tumulazione e da una ulteriore sala con tavolo autoptico a disposizione dell’autorità sanitaria. Le due sale sono separate da una sorta di ampio corridoio in fondo al quale, dietro una porta, si trovano i servizi igienici a disposizione degli addetti ai lavori, in particolare degli operatori della camera autoptica. È in questo ampio corridoio, cioè all’interno della camera mortuaria, ma in un ambiente non operativo che, in attesa della decisione dei parenti circa la loro collocazione definitiva, sono state sistemate le urne funerarie”.