“Crolla il numero dei visitatori all’Etruria Eco Festival (oltre il 50% in meno), ma aumentano i disoccupati in tutto il comprensorio di Cerveteri”.
“E così, in un silenzio cimiteriale, anche questa edizione della sagra festivaliera si è chiusa lasciando tanta amarezza quante le centinaia di bottigliette e plasticume vario, sedie sfondate ed ammucchiate alla rinfusa, sparse nello splendido campo ad ulivi secolari della Legnara. Questo per restare nel tema dell’ecologia! Sagra che ha richiesto grandi sforzi organizzativi. Tra i più attivi hanno spiccato alcuni personaggi già “promossi” dal Sindaco in persona all’interno della macchina comunale come addetto stampa, assessori ed altro. Una promiscuità tra impegno privato e impiego pubblico che ha creato una zona ambigua, dai contorni confusi e comportamenti dubbi.
Nel frattempo, mentre nei mesi invernali si organizzava la festa, i residenti disoccupati crescevano, nel disinteresse più insolente che una amministrazione abbia mai ostentato.
I giovani senza lavoro non hanno visto investimenti sul loro futuro, ma hanno osservano mesti chi ha speso tempo e soldi per festeggiare l’oggi incuranti del loro domani, come chi sega il ramo sul quale siede.
E gli scricchiolii non sono certo mancati all’Etruria Ero Festival, in quelle sere nelle quali le urla di rabbia degli espositori hanno coperto i cantanti sul palco. Erano i commercianti imbestialiti che, pagato lo spazio espositivo all’interno dell’area festival, urlavano parolacce e altre cose indicibili contro l’incompetenza degli assessori allo sbaraglio.
E a sconfessare i colorati cartelloni del festival c’è stata pure l’assenza dei piccoli e grandi imprenditori di Cerveteri. Assenze quanto mai sintomatiche per una iniziativa che vorrebbe rilanciare l’immagine del nostro territorio, le sue eccellenze e le produzioni locali. Invece, tranne pochissimi casi come la cantina Rasenna o la Cooperativa Sole Etrusco, altri imprenditori hanno ritenuto di non partecipare.
Anche quest’anno la panzana di un festival che viene spacciato per “ecologico” è stata sbugiardata dagli sponsor di multinazionali come Algida, Nestlè, Peroni. Mentre i pochi convegni su tematiche ambientali sono stati inseriti in orari infelici, alle 18,30, e andati deserti.
Ma, oltre alle parole ingannatrici, bisogna essere proprio stupidi per non vedere che dieci giorni di festival turbano l’equilibrio di qualsiasi ecosistema. Altro che rispetto per l’ambiente! In verità, che il festival sia una foglia di fico per coprire le vergogne delle incapacità amministrative, ormai è evidente a tutti.
Ma “Esserci” per questa gente vuol dire umiliare il paese festeggiando, anziché dare risposte concrete ai bisogni di lavoro dei giovani (a parte pupilli, raccomandati e delegati fantasma), e sostegno all’economia del territorio”.
M5S Cerveteri