La Civitavecchia Fruit & Forest Terminal conferma la decisione di acquistare gru semoventi per effettuare in autonomia le operazioni connesse allo scarico della frutta che si trova nei container che arrivano al porto. La conferma arriva direttamente da Steven Clercks, managing director della società belga, il quale ricorda preliminarmente l’impegno condotto da anni nello sviluppo dei traffici commerciali nello scalo marittimo locale.
Il massimo esponente della CFFT sottolinea come questa attività abbia consentito alla società di attirare tutti i maggiori brand del settore ortofrutticolo e non solo, portando così beneficio anche ad altri operatori portuali. In tal senso, ricorda che, proprio in questi ultimi anni, la movimentazione di merce ortofrutticola containerizzata ha avuto nel porto di Civitavecchia un autentico boom, del quale hanno goduto tutti i settori produttivi interessati. Clercks rimarca come CFFT si sia sempre avvalsa dei servizi delle varie imprese che operano nello scalo marittimo e annuncia che continuerà a farlo anche in futuro. Poi spiega le ragioni che hanno indotto la società a decidere di svolgere autonomamente le operazioni, avvalendosi di propri mezzi meccanici. Il managing director di CFFT spiega che nel loro settore c’è stato un repentino cambiamento delle modalità operative, legislative e soprattutto commerciali. Sottolinea che gli armatori, oggi più che mai, pretendono che l’impresa alla quale si rivolgono abbia tutti i mezzi necessari per garantirgli un ciclo operativo rapido e performante, mentre i clienti puntano sempre più ad un abbattimento dei costi passando per l’eliminazione degli sprechi e quindi per la massima specializzazione degli operatori portuali. “Ecco perché, nostro malgrado – conclude – ci siamo visti costretti, proprio per mantenere invariato l’attuale traffico, ad intraprendere iniziative che hanno richiesto molteplici ed importanti investimenti non preventivati e tra questi anche la dotazione di mezzi meccanici verticali”. In pratica, anche non dicendolo, il massimo esponente della CFFT fa intendere che l’attuale organizzazione delle gru portuali non si adatta, anche economicamente, alle esigenze di un traffico che vuole risposte immediate e costanti nell’arco delle 24 ore. Clercks conclude il suo intervento auspicando che gli sforzi economici e manageriali di Cfft riescano a rispondere alle forti richieste, alle pressioni commerciali e, al contempo, ad attrarre ulteriori traffici e clienti a vantaggio dell’intera economia locale. Adesso bisognerà vedere quale sarà la risposta dei gruisti della Gtc, per un lavoro .