Nei prossimi giorni ci incontreremo con i Segretari Generali CGIL CISL UIL di Roma e Lazio per decidere, insieme, come affrontare questa difficile situazione attraverso iniziative di sostegno alla richiesta avanzata da molti mesi, nei confronti dei Presidenti della Regione Lazio e della Provincia di Roma e di tutti i sindaci del territorio, finalizzata ad aprire un tavolo interistituzionale sui temi della crisi, del rilancio economico e dello sviluppo del comprensorio di Civitavecchia. L’annuncio arriva dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Cesare Caiazza, Domenico Barbera e Pietro di Marco, per i quali la crisi nel territorio di Civitavecchia sta determinando effetti drammatici sotto il profilo occupazionale, in termini di perdita di posti di lavoro.
I tre dirigenti sindacali rilevano che i lavori edili sono quasi fermi, il settore metalmeccanico ha subito una contrazione violenta, mentre commercio e terziario, analogamente, risentono pesantemente della crisi in atto.
“La lunga fase di commissariamento dell’Autorità portuale, unitamente alle politiche del Sindaco di Civitavecchia caratterizzate solo da “annunci” – proseguono – appesantiscono una condizione nella quale risultano assenti idee e capacità progettuale. Nel mentre esplodono problemi sociali enormi come quello legato all’inadeguatezza dei trasporti che ha portato, recentemente, i pendolari di Civitavecchia a dare vita a forme plateali di protesta. Per non parlare, poi, dell’ipotesi di creare una enorme discarica nel territorio di Allumiere o di quella legata alla chiusura dell’ospedale di Bracciano. Del resto, per quanto attiene alla sanità e al welfare locale, la condizione di difficoltà dettata dai tagli del Governo e della Regione risulta, nel nostro territorio, appesantita dalla Giunta comunale di Civitavecchia (capofila del distretto F. 1) nella quale è assente l’assessore alle politiche sociali inibendo, ormai da anni, ogni forma di concertazione con le parti sociali. Anche il Direttore della ASL RM F risulta assolutamente refrattario rispetto ad ogni richiesta di confronto con un atteggiamento – segnato dall’assenza di risposte anche di semplice “cortesia” – ormai ascrivibile nel campo della “cattiva educazione”. Emergono inoltre, nell’ambito dell’amministrazione della città di Civitavecchia, temi enormi connessi alla “moralità” e all’incuria che stanno determinando forti tensioni sociali. Abbiamo assistito, recentemente, alla ammissione di responsabilità per uso personale di fondi della collettività da parte di un amministratore di azienda pubblica. Abbiamo preso atto dell’assegnazione di case “popolari” senza alcuna graduatoria e criterio. Registriamo il caos e le legittime reazione dei commercianti del mercato in ragione di lavori di ristrutturazione programmati e gestiti con leggerezza ed approssimazione”.