“Chi era Giuseppe Buttiglione?
Chi lo ha conosciuto profondamente lo ricorda come un medico appassionato. Medico cardiologo presso la Cardiologia dell’Ospedale Civitavecchia, si applicò a sperimentare un percorso innovativo attraverso l’elaborazione di test di mutazione genetica per individuare la predisposizione alla trombosi della popolazione. Successivamente curò il progetto Sindrome Metabolica ‘‘Approccio sindrome molecolare’’.
Come medico è stato il professionista tradizionale, preferiva toccare ed ascoltare il paziente prima di affidarsi alle tecniche di avanguardia strumentali. Era uno studioso e non si fermava alle prime difficoltà terapeutiche, cercava e trovava, ove possibile soluzioni alle patologie dove spesso altri si arrendevano.
Impegnato politicamente, fu più volte segretario del P.S.I. e poi dello S.D.I, delle sezioni locali di Civitavecchia con una visione del futuro coraggiosa anche se a volte, come spesso succede ai grandi uomini, sognatore sino ad essere considerato un visionario. Come uomo era sensibile,disponibile con tutti, autentico sino a rischiare di essere malvisto da chi fa della diplomazia un modus vivendi.
Ciao amico Giuseppe!
A un mese dalla scomparsa del l’amico e compagno Giuseppe Buttiglione vorremmo ricordare oltre le sue indubbie capacità professionale , la sua attività politica infatti è stato a più riprese segratario politico del PSI di Civitavecchia,in momento molto difficile in cui l’essere socialista diventava oggetto di sfiducia e derisione ,ma Giuseppe che era un ottimista vedeva lontano e riteneva che nessun altro partito avesse dei principi così innovativi e fondamentali come: uguglianza ,solidarietà sociale e……………………..
Giuseppe credeva in questi valori e spesso questa coerenza la esprimeva anche nel campo professionale ,aveva molto a cura dei anziani dei giovani e bambini che non avevano possibilità di cura e e non si arrendeva finchè non riusciva a trovare una soluzione per alleviare le sofferenze degli altri. Era uno studioso e non si fermava alle prime difficoltà terapeutiche, cercava e trovava,ove possibile soluzioni alle patologie dove spesso altri si arrendevano. Lo ricordiamo anche per la sua bontà e l’animo candido per le amicizie”.
Enrico Ceccarelli