Continua a far decisamente discutere la decisione del sindaco Cozzolino di disporre la chiusura delle scuole rimaste senza riscaldamento. Una situazione quantomai insolita, con Forza Italia che oggi si dice pronta addirittura a ricorrere alle vie legali per interruzione di pubblico servizio, mentre il consigliere di opposizione Mirko Mecozzi sottolinea che nessuno dell’amministrazione comunale paga per una situazione da città terremotata.
“Mi chiedo se il primo cittadino si renda conto della gravità della situazione” tuona l’esponente azzurro Giancarlo Frascarelli, che attacca l’amministrazione comunale colpevole, a suo dire, di essersi mossa in netto ritardo. “Più di un mese fa – afferma Frascarelli – una madre avvertì il Sindaco per telefono, mettendolo al corrente del problema che interessava diversi plessi di Civitavecchia, che andava risolto prima che potessero verificarsi spiacevoli disservizi. Quella madre era Emanuela Mari, che però non agì da dirigente di partito che voleva montare una polemica, ma da cittadina e mamma responsabile che cercava di rendere il Comune partecipe di una problematica da risolvere. Tutto inutile – continua l’esponente azzurro – il freddo è arrivato e con esso pure l’incredibile resa di un’amministrazione che chiude le scuole per temperatura insufficiente. Insufficiente come un gruppo di persone che pensava che governare fosse facile quanto protestare, e che invece oggi dovrebbe scoprire che non si può imparare a farlo sulla pelle della città”. Ma la questione scuola non è l’unica a preoccupare Forza Italia. “Passi Civitavecchia senza luminarie – prosegue Frascarelli – ma come si possono lasciare le periferie senza lampioni, tanto che spariscono pure le fontanelle, per non parlare dei furti nelle case? E senz’acqua per mesi, mentre magari le perdite sulle strade si moltiplicano e si chiedono le bollette alle famiglie già preda della crisi? Cominciamo a non starci. Non vogliamo parlare dei rifiuti, delle buche riparate con le transenne, del mercato, tutte cose che avevamo sottolineato prima delle elezioni. Se però si arriva pure a chiudere le scuole perché è arrivato il freddo, e pure in ritardo, si ha il tassello finale di un mosaico davvero triste, di una Civitavecchia allo sbando. Eppure è così, quando a dicembre qualcuno sta ancora ‘studiando le carte’ per vedere come affidare la manutenzione degli impianti di riscaldamento delle aule dei nostri figli. Davanti a ciò – conclude Frascarelli – il sindaco Cozzolino, buona persona ma cattivo amministratore, se davvero vuole bene a Civitavecchia dovrebbe fare una sola cosa: prendere atto della situazione e firmare in calce alle sue dimissioni. Altrimenti, le firme, le raccoglieremo noi, in strada, perché ormai non c’è più nient’altro da fare per vedere questa città tornare finalmente ad un livello umano”.