Un attacco concentrico, quello del Partito Democratico di Civitavecchia, sul tema dei cimiteri. Da una parte, il gruppo consiliare dem prendendo a spunto l’annunciata estumulazione straordinaria di circa 80 salme nel cimitero di via Tarquinia, ha presentato una mozione urgente nella quale chiede che sia comunque salvaguardato il valore storico delle lapidi. Da un’altra, cinque esponenti del partito, con in testa l’ex segretario Enrico Leopardo, evidenziano la gravissima situazione che si vive nelle due strutture cimiteriali per l’assoluta mancanza di posti dove seppellire le salme.
“Premesso che – si legge nella mozione – a seguito ed in attuazione dell’ordinanza sindacale n.402 del 20/10/2016 hanno recentemente preso il via le operazioni di estumulazione straordinaria da parte di Civitavecchia Servizi Pubblici presso il Cimitero di via Tarquinia che rappresentano un palliativo rispetto alla crisi determinata dalla recente carenza di loculi presso entrambi i cimiteri cittadini; la crisi dei cimiteri era ampiamente prevedibile e, nonostante nel piano triennale delle opere pubbliche 2016/2018 fosse stato inserito un intervento di 300.000 euro per la realizzazione di loculi al Nuovo Cimitero e nel piano triennale 2017/2019, tale importo fosse lievitato a circa 600.000 euro, non risulta che in questi anni sia stata predisposta alcuna procedura che abbia consentito una strutturale risoluzione del problema delle tumulazioni;
le 78 salme che saranno esumate si trovano nel cosiddetto reparto Guglielmi del cimitero di via Tarquinia, ai settori 1, 2 e 3 e si tratta di persone che sono state seppellite moltissimi anni fa dato che il Cimitero Monumentale di Civitavecchia nasce nel 1789, uno dei primi esempi di camposanto extra moenia ancora prima dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804 esteso all’Italia due anni dopo; proprio per quanto sopra esposto, il Cimitero negli anni è diventato un luogo in cui “leggere” la Memoria della Comunità civitavecchiese tanto che alcune lapidi sono testimonianza di episodi di storia nazionale o locale, preziose per i civitavecchiesi di ogni generazione al fine di conoscere la propria storia dall’Ottocento ai giorni nostri”. “Considerato che – continua la mozione – il rischio di distruggere le lapidi di loculi di cinquanta o anche cento anni fa, che hanno custodito persone che oggi non hanno più discendenti, può compromettere un prezioso “Luogo della Memoria” del Cimitero facendo venir meno anche la funzione rievocativa che lo aveva caratterizzato negli ultimi anni; in vari anni sono state organizzate visite guidate che hanno riscosso un grande successo fra i Civitavecchiesi curiosi di conoscere il proprio passato anche attraverso le vicende di coloro che sono tumulati presso il Cimitero Monumentale; si debba operare affinché alcuni tratti del vecchio cimitero mantengano quanto più inalterato il proprio aspetto caratteristico di fine Ottocento e primo Novecento che testimonia l’unicità di un cimitero in riva al mare finemente costruito. Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a richiedere che CSP effettui una documentazione fotografica delle lapidi e delle tombe interessate dal provvedimento di estumulazione; a preservare con cura i marmi delle lapidi rimosse al fine di poterne fare un uso testimoniale e storico inserito in un contesto di ristrutturazione e valorizzazione del Cimitero Monumentale; ad avviare le procedure per ottenere i finanziamenti disponibili per la ristrutturazione di beni monumentali (D.L. 42/2004) presso il Ministero dei Beni Culturali (ministro Alberto Bonisoli – Movimento 5 Stelle) considerando che la presentazione delle domande scade il 30 settembre di ogni anno”.
L’altro intervento dem, come detto, riguarda invece la drammatica situazione che si vive nei due cimiteri cittadini, ormai al collasso. ”
“L’attuale situazione cimiteriale a Civitavecchia – scrivono Andrea Riga, Jenny Crisostomi, Marina Pergolesi, Enrico Leopardo e Stefano Ballotari – risulta di una gravità assoluta, soprattutto perché nella immediata prospettiva non si vedono proposte od azioni concrete che possano portare ad una soluzione dei problemi sia strutturali che prettamente logistici. Per quello che riguarda il “cimitero vecchio” è da anni che manca la figura di un responsabile fisso, necessariamente qualificato, che possa coordini tutte le attività ed il lavoro delle ditte che a vario titolo si avvicendano negli appalti. Sono esauriti i campi di inumazione, così come i loculi ed i “loculini” per le urne cinerarie e gli ossari. Per quello che concerne il “nuovo cimitero” i loculi disponibili sono all’incirca un centinaio, sufficienti a mala pena sino all’inizio dell’estate. Allo stato non vi sono altri progetti per la costruzioni di nuove strutture, motivo per cui anche se si dovesse incominciare immediatamente la fase di progettazione non potranno essere pronte prima di un anno. Di sette campi di inumazione previsti dai progetti originari, ne risultano bonificati solamente quattro e già tutti esauriti. Anche in questo caso prima di avere a disposizione altri campi per le sepolture a terra potrebbero passare diversi mesi. Sono anche esaurite le cripte e non esistono né i “loculini” né le urne cinerarie la cui presenza dovrebbe essere invece obbligatoria. In entrambi i siti cimiteriali esistono gravissimi problemi di manutenzione e strutturali che si aggravano con il passare del tempo e con l’assoluta incuria. Essendo questo il quadro generale il rischio più concreto, purtroppo, è che in condizioni di emergenza si forniscano risposte di emergenza, prima tra tutti la confisca temporanea di loculi acquistati da privati ed ancora inutilizzati. Tale situazione, purtroppo, sino ad oggi è stata sottovalutata, sottaciuta e non affrontata dalla attuale giunta comunale, la quale nulla ha fatto o proposto in merito, nonostante l’allarme lanciato da più parti. Non possiamo esimerci, a questo punto, da una considerazione, visto che sono ancora vivi i ricordi delle polemiche sollevate neanche dieci anni addietro dal project financing voluto dall’allora giunta Tidei che portò alla costruzione di quello che a molti sembrava un numero spropositato di loculi nel nuovo cimitero: vuoi vedere che un’amministrazione che sappia fare il suo lavoro deve avere anche la capacità di guardare avanti e programmare opere che servano per il futuro della città?”.