“Quello che sta avvenendo nei cimiteri cittadini è una situazione grave”. Lo afferma Usb Lavoro Privato in una nota, dove spiega tutte le situazioni che, secondo il sindacato, non andrebbero nel verso giusto, anche per quanto riguarda i lavoratori.
“Da tempo USB denuncia la grave situazione riguardante – dichiara il sindacato – i lavoratori CSP che operano nei due cimiteri cittadini, determinata dalle scelte operate dall’Amministrazione. Ci riferiamo in particolare alla drammatica carenza di organico del personale operativo.
Fino ad un anno fa si contavano infatti 13 operai, un numero adeguato a garantire la gestione dei molteplici attività assegnate: non solamente i servizi cimiteriali in senso stretto e quelli correlati di manutenzione ordinaria/straordinaria e luci votive, ma anche gli importanti servizi di pulizia, sanificazione, bonifica e cura del verde per le aree pubbliche. Un insieme di attività che consentiva una efficace compensazione dei carichi di lavoro, così che gli operai in forza – necessari per coprire le punte di lavoro ed effettuare i lavori più pesanti di tumulazione, esumazione ecc. – potevano all’occorrenza essere destinati alle altre attività minori, e viceversa, con una gestione efficiente del servizio.
Poi però tutto è cambiato. Da un lato per la volontà di tagliare i costi del servizio che ha condotto a ridurre il personale operativo, come fosse da attribuire a questo la causa delle perdite e non a un contratto chiaramente sottodimensionato. Dall’altro per la parallela decisione di frammentare le attività del comparto, scorporando da queste non soltanto quelle del verde – in vista di una loro privatizzazione – ma anche quelle di pulizia/sanificazione.
I risultati di simili scelte sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. I cinque operai (quattro fino a pochi giorni fa) rimasti per entrambi i cimiteri non riescono chiaramente a effettuare neppure la normale attività. Figurarsi i lavori più gravosi, per i quali hanno spesso bisogno di “una mano” da chi capita nelle vicinanze. Una condizione che a fronte dell’emergenza loculi e della necessità di ricorrere alle estumulazioni, è ormai arrivata al limite. I lavori si rimandano e non riescono più ad essere programmati, mentre agli operai si fanno problemi per concedere ferie e permessi.
Non migliore è la situazione per quanto riguarda la pulizia e soprattutto il verde, che in attesa di essere ceduto ai privati viene curato solo occasionalmente. Intere zone sono in stato di
abbandono. Le elementari condizioni di decoro sono quindi venute meno, come dimostrano le tante segnalazioni ricevute. E le tariffe per i cittadini sono pure aumentate.
Così non si può andare avanti, eppure, nonostante le promesse fatte in occasione del recente sciopero del 18 maggio, si continua come prima: i lavoratori vedono che l’Amministrazione
Comunale trova il tempo di incontrare solo le OOSS confederali e evita il confronto con RSA e sindacati di categoria. Così i problemi concreti sul posto di lavoro non si affrontano e l’impegno
ad effettuare assunzioni stabili nei reparti operativi pare già dimenticato. L’Amministrazione convochi al più presto le rappresentanze dei lavoratori”.