“Ora che i candidati a Sindaco sono rimasti solo in due, ed il “valzer” degli apparentamenti per il ballottaggio si è chiuso, riteniamo di poter finalmente rivolgere loro le richieste che ci sono giunte dai nostri oltre 1000 soci e dagli oltre 2000 aderenti alle nostre azioni, mantenendo allo stesso tempo il carattere apolitico ed apartitico dell’Associazione, e senza correre il rischio che le nostre richieste vengano strumentalizzate a fini elettorali”. Inizia così la nota con cui Sportello Consumatori rivolge cinque richieste ai candidati sindaco.
“Ecco quindi 5 brevi considerazioni con le relative domande ai Candidati a Sindaco:
Pressione Fiscale e Tassazioni Straordinarie
Le TIA Straordinarie e Suppletive, l’Aumento dell’IRPEF e l’introduzione di altre tassazioni particolari (Tassa di Soggiorno e Tassa di Transito) rientrano in una logica di “tassazione al bisogno” secondo la quale, se l’Amministrazione Comunale ha bisogno di soldi, intanto li chiede ai Cittadini e poi, forse, cerca, se si riesce, di risparmiare ed efficientare.
Se sommiamo poi queste tassazioni locali all’aumento della pressione fiscale nazionale, alla nuova TASI, ed all’accantonamento dei debiti delle Partecipate nei bilanci dal 2015 a seguire (altre tasse da istituire per coprirli?), la situazione diviene drammatica e insostenibile per molte famiglie e imprese.
Le proteste, che hanno coinvolto migliaia di famiglie ma che non sono state ascoltate dalla Politica e dal Commissario, hanno causato un pagamento “a macchia di leopardo”, difficilmente gestibile ad oggi se si mantiene una logica del “muro contro muro” … il Comune non dispone di introiti certi perché posti “sub judice”, ed i cittadini continuano a sentirsi trattati da “Bancomat” per coprire buchi.
La nostra Associazione non ha alcun interesse a portare sempre davanti ad un Giudice (perché non ci guadagniamo nulla noi, ed il Comune ha solo un aggravio di spese legali) questioni che potrebbero essere risolte semplicemente con il dialogo e la mediazione fra esigenze pubbliche e sostenibilità dell’imposizione.
Si impegnano i Candidati al Sindaco a sospendere la riscossione di queste tasse straordinarie e a ridiscuterle con le Associazioni di Consumatori rappresentative nel territorio?
Lotta sostenibile all’evasione fiscale
Lo stesso Commissario Straordinario ha individuato, nelle delibere, l’evasione dei tributi locali come uno dei problemi sistemici di Civitavecchia, e proprio nella relazione sul Bilancio del 2011, che ha poi generato la relativa TIA STRAORDINARIA, si ammette candidamente che la riscossione è stata praticamente inesistente. Che messaggio si vuole lanciare ai cittadini non perseguendo logiche di contrasto all’evasione ed emettendo tassazioni straordinarie? Si vuol forse affermare il concetto ingiusto che chi non paga “è furbo” e chi paga deve pagare due volte, anche al posto dei “furbi”?
Dal nostro osservatorio sul comprensorio siamo giunti però alla semplice conclusione che moltissimi dei cittadini e delle imprese che evadono, lo fanno “per necessità”, per il semplice motivo che i soldi per pagare tasse correnti e tasse arretrate non ci sono.
Risultato? Il Comune non riscuote, aumentano le spese legali, ed i Cittadini entrano in un gorgo che li trascina in un indebitamento (fra more e sanzioni) sempre più insostenibile.
Era stato individuato lo Strumento del MicroCredito Sociale per procedere al pagamento a rate delle tasse arretrate, e molti dei Cittadini con cui ne abbiamo parlato ci rispondevano semplicemente “Magari si facesse così sistemo un po’ la situazione” … in fin dei conti se pure la tanto odiata Equitalia permette la rateizzazione fino a dieci anni, un motivo ci sarà!
Si impegnano i Candidati al Sindaco a riprendere il percorso del MicroCredito e della riscossione RATEALE delle tasse arretrate?
Qualità dei Servizi Pubblici Locali e Consulta dei Consumatori
La richiesta di pagamento, anche se rateale, della tassazione arretrata non può però prescindere da un miglioramento complessivo e da un monitoraggio dell’andamento dei servizi pubblici.
La crisi di H.C.S. ha reso evidente una contraddizione ed una disparità di trattamento fra Cittadini, e la completa assenza di strumenti di tutela non giudiziale dei Consumatori.
Il destino dei 400 lavoratori, infatti, è stato oggetto di numerose riunioni, ma sulle conseguenze di un aumento della pressione fiscale per gli oltre 50.000 abitanti non c’è stata alcuna riunione.
Da qui, ovviamente, la raffica di tassazioni e la “lotta” fra poveri fra chi difendeva i pochi soldi del budget familiare e chi cercava di salvare il proprio posto di lavoro. Possibile che ogni questione a Civitavecchia si debba risolvere a suon di carta bollata?
Il Comune, e la Politica quindi, ha il dovere, anche di legge, di ascoltare le forze sociali rappresentative delle varie categorie, in incontri sia congiunti che separati, e di mediare fra le esigenze di tutti, cercando la miglior soluzione PER TUTTI I CITTADINI.
Proprio per dar voce ai Consumatori/Utenti sono state istituite le Associazioni di Consumatori (AA.CC.) e i relativi tavoli permanenti di verifica dei servizi pubblici locali, dove possono sedere le associazioni più rappresentative per numero di soci nel territorio di riferimento. A Civitavecchia non esistono questi tavoli di confronto, e si da retta non a chi rappresenta più cittadini, ma a chi “strilla più forte”, o a chi è più vicino alla forza politica al potere.
Se fosse istituita la Consulta dei Consumatori, riservata alle associazioni di consumatori e con un tetto minimo di iscritti per la partecipazione, non sarebbe più la Politica a scegliere con chi parlare e con chi no, secondo logiche incomprensibili, ma sarebbero i Cittadini stessi a scegliere chi deve rappresentarli nei confronti delle Istituzioni, iscrivendosi all’una o all’altra Associazione, proprio come è ora per i Sindacati.
Si impegnano i Candidati al Sindaco ad istituire finalmente la Consulta Comunale dei Consumatori/Utenti ed i tavoli permanenti di controllo dei Servizi Pubblici Locali?
Parcheggi a pagamento e Trasporto Pubblico Locale
Le famigerate “strisce blu” possono essere o un servizio ai Cittadini, o un Bancomat per le Casse Comunali: dipende da come il Comune li usa.
Il giusto equilibrio fra strisce bianche e strisce blu è un servizio, perché permette a chi ha tempo di aspettare e parcheggiare gratis nelle strisce bianche, e a chi ha fretta e può permetterselo di trovare velocemente un parcheggio a pagamento nelle strisce blu.
Ma se l’unica possibilità di parcheggiare in determinate zone è pagando, e non vengono previste modalità comode di interscambio fra trasporto privato e trasporto pubblico, da un lato non si abbassa la pressione del traffico cittadino, e dall’altro non si affronta seriamente il problema parcheggi a Civitavecchia: chi ne giova sono solo le casse della partecipata che gestisce i parcheggi.
La prevista riattivazione dei parcheggi blu al Tribunale e all’Ospedale, che la nostra associazione era riuscita a far sospendere, sono l’atto finale di questa logica di cassa: si tassa la necessità e non la “comodità” di parcheggiare. Se poi pensiamo che a Civitavecchia addirittura i disabili devono pagare le strisce blu, l’assurdo è servito.
Si impegnano i Candidati al Sindaco a riorganizzare insieme alle AA.CC. i Parcheggi Blu ed il Trasporto Pubblico Locale?
Supporto alla Micro Impresa
Molti Cittadini, parlando con noi, ci raccontano come “sbarcano il lunario”, e non più tardi di ieri sera una socia ci ha raccontato come si è creata a casa sua la sua piccola attività di animazione per bambini, mentre una settimana fa un altro socio ci parlava della sua voglia di aprire un’attività di sviluppo siti internet … ma i problemi sono sempre gli stessi: burocrazia, affitti, spese fisse.
E allora, piuttosto che buttarsi e creare da soli una propria Impresa, si bussa alle porte del Comune chiedendo “il posto” perché alternative sembrano non esserci. Ma non è così.
In alcuni Comuni del Lazio sono nati gli “Incubatori d’Impresa”, dove Cittadini che voglio “Fare Impresa”, creando lavoro per se, e magari per altri, possono trovare da un lato supporto per la burocrazia da affrontare, e dall’altro supporto per accedere ai finanziamenti pubblici destinati alle nuove imprese.
Quelli che hanno le idee migliori, o più realizzabili, possono poi, partecipando ad un Bando, essere ospitati per un periodo di tempo in uno spazio comunale a ciò dedicato dove le spese di gestione (rete internet, luce, spese telefoniche) vengono divise fra tutti.
In questo modo Giovani e meno Giovani che hanno la voglia di mettersi in gioco hanno l’opportunità VERA di crearsi il loro lavoro, di confrontarsi quotidianamente con altri cittadini che vogliono fare Impresa, e di creare reti di relazioni e collaborazioni che li aiutano a crescere.
L’incubatore d’impresa stesso può, inoltre, aggiornare su opportunità di ricevere Finanziamenti Regionali, Statali o Europei. E se a questo si affianca uno sportello per il MicroCredito d’Impresa, che finanzia a tassi bassissimi le nuove imprese, le possibilità si moltiplicano.
Se poi l’Impresa, trascorso il periodo di “incubazione”, non è in grado di sostenersi da sola, magari affittando un ufficio in condivisione con altri imprenditori conosciuti nell’ “Incubatore”, vuol dire che l’idea non era buona ed il Cittadino dovrà cambiare strada, ma se le nuove Imprese, create in questo modo, continuano a vivere e crescere, queste imprese pagheranno le tasse al Comune contribuendo quindi alla crescita sociale della Città.
Comprendiamo bene che è più semplice creare posti di lavoro nelle società Partecipate e mandare il conto di questi stipendi ai Cittadini con bollette e tasse straordinarie, ma il fondo di questo sistema si è già toccato, e Civitavecchia non vuole più “scavare” … vuole CRESCERE!
Si impegnano i Candidati al Sindaco a creare un Incubatore d’Impresa ed uno Sportello per il MicroCredito a Civitavecchia?
5 Domande quindi, nella logica però non della promessa elettorale, ma dell’impegno concreto e verificabile, su cose sicuramente fattibili in breve tempo ed utili alla Cittadinanza.
5 Domande nella logica del “Domandare è lecito, rispondere è cortesia”, ma siamo certi che i Cittadini sapranno bene come valutare, l’8 giugno, le eventuali risposte o non risposte di chi si candida ad Amministrare la Città”.