Il Sindaco di Ladispoli Gino Ciogli interviene sulle dichiarazioni rilasciate dal neo amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti, sulle future strategie dell’Ente elettrico. Secondo Ciogli “L’Enel sostiene che è importante diversificare le fonti di approvvigionamento e che con il carbone ed il nucleare può contare su tutte le uova nel paniere dell’energia. Poco importa, però, se tutto questo viene fatto a discapito della salute pubblica”. “Che senso ha- prosegue il sindaco di Ladispoli – avere tutte le uova nel paniere se queste vengono prodotte da galline intossicate da un ambiente degradato dalle esalazioni del carbone. Certo l’amministratore delegato dell’Enel deve fare i conti con bilanci in attivo, ma non deve mai dimenticare il “bilancio Italia”. Quello che lui vorrebbe far risparmiare sulla bolletta energetica, verrebbe pagato pesantemente in termini di salute – e il diritto alla salute viene prima di tutto, come è sancito dalla Costituzione – e in termini di produzione di gas – serra. Due prezzi che non sono “virtuali”, ma si misurano in sofferenze delle popolazioni colpite e milioni di euro per la sanità e per pagare la “multa” che verrà inflitta dalla comunità europea. Proprio per questo l’Amministrazione comunale di Ladispoli – continua – ha deciso di sottoporre il progetto dell’Enel al giudizio di un tribunale civile. E lo ha fatto, e ci tengo a ribadirlo, perché fermamente convinto che la nostra salute e quella dei nostri figli sia al primo posto nella scala dei valori e che l’ambiente in cui viviamo debba essere preservato. Ebbene, i periti nominati dal Tribunale hanno evidenziato, prima del tentativo di scippo da parte del Governo con il famigerato comma 552 della Finanziaria, come la trasformazione a carbone della centrale di Civitavecchia provocherebbe l’emissione di sostanze inquinanti, in particolare metalli pesanti. E per metalli pesanti si intendono arsenico, piombo e mercurio che la popolazione di tutto il litorale inalerebbe insieme alle altre porcherie emesse dell’impianto. Appare sempre più evidente, insomma, che sussistono pericoli consistenti per la salute della collettività. E quindi,- conclude Ciogli – se necessario, con buona pace di Fulvio Conti, romperemo le uova nel paniere dell’Enel. E siamo lieti che sia arrivato un segnale positivo dalla Regione Lazio grazie all’assessore all’ambiente, che ha ribadito come la Giunta del presidente Marrazzo sia intenzionata a bloccare la riconversione a carbone di Torre Valdaliga nord. Il suo messaggio è stato semplice: Civitavecchia ha già dato”.
Ciogli:”Il diritto alla salute viene prima di tutto”
