L’associazione “Città Futura” sottoscrive quanto dichiarato dai giovani del Collettivo No al Fossile di Civitavecchia, che hanno partecipato al sesto sciopero globale per il clima svoltosi a Roma, invitati dai giovani del Fridays for Future di Roma. I giovani hanno messo in rilievo come in uno dei territori più inquinati d’Italia, che ha già pagato prezzi altissimi in termini di ambiente e salute, è anacronistico e sbagliato autorizzare una riconversione della centrale da un combustibile fossile ad un altro, anziché abbracciare la sfida del cambiamento.
Hanno, inoltre, evidenziato l’incomprensibile contraddizione fra gli annunci a tutti i livelli verso la transizione verde e i finanziamenti concessi alle lobby del fossile per fare nuove centrali a gas e messo l’accento sulle responsabilità e l’inadeguatezza della politica, che sembra non accorgersi che il mondo sta inesorabilmente prendendo un’altra strada.
“Proprio ciò – scrive Città Futura – che denunciavamo noi alcuni giorni fa non ricevendo, peraltro, alcun riscontro; cattivo segnale, indice di supponenza e scarsa lungimiranza.”