“Aderiamo alle giuste proteste dei lavoratori metalmeccanici che chiedono risposte per il futuro occupazionale del territorio”. Lo sostiene Città Futura, secondo la quale è ormai è chiaro a tutti che l’occupazione subirà una drastica riduzione con la riconversione a gas di entrambe le centrali, quindi oltre il danno avremo anche la beffa: più inquinamento e molto meno lavoro. L’associazione afferma che non sono sufficienti le rassicurazioni di Enel e Tirreno Power, che dichiarano che compenseranno le perdite con investimenti alternativi, quali ad esempio la logistica, per rassicurare i lavoratori, i sindacati e la città.
“Ci vuole ben altro – spiegano – la verità è che sono ineguagliabili le potenzialità intrinseche in una vera riconversione ecologica dell’economia, a partire proprio dalle politiche energetiche: idrogeno verde, eolico off shore, fotovoltaico sono il futuro per ambiente e lavoro, altro che il gas”.
Solo da lì possono arrivare le risposte occupazionali, la speranza è che il nuovo governo dimostri rinnovata sensibilità e su questi temi getti le fondamenta per il rilancio del nostro Paese. Le lotte dal basso, a partire da quella odierna, sono utilissime a questo scopo, da qui la nostra convinta solidarietà”.
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giovanni
Che tipo di supporto ai lavoratori può venire se “a partire proprio dalle politiche energetiche: idrogeno verde, eolico off shore, fotovoltaico sono il futuro per ambiente e lavoro”
Tutte queste iniziative sono sacrosante ma di lavoro ne possono dare solamente in fase di realizzazione poi nulla più se non un piccolo gruppo di specialisti per la manutenzione.
Ancora non hanno capito che se non si creano valide alternative ai nostri lavoratori non resterà che emigrare in altre zone sempre che in Italia si creerà sviluppo ma la vedo dura con gli attuali politici esistenti.