Il 2015 si è chiuso all’insegna della crescita demografica negativa, per Civitavecchia, situazione anomala che non si verificava da quasi un decennio, secondo quanto emerge dai dati forniti dall’anagrafe al Trcgiornale. Tra il 2015 e il 2014 si è infatti verificata una decrescita di 78 unità, contingenza eccezionale che non rispecchia affatto i dati medi dell’ultimo triennio, il cui “bilancio” demografico è sempre stato in attivo.
La media dell’incremento della popolazione, nel triennio 2012-2014, si aggira infatti sulle 120 unità annue, situazione che il 2015 ribalta radicalmente. Tra le possibili cause di questa crescita zero, la netta diminuzione dell’immigrazione rispetto agli anni precedenti: se il 2015 ha visto giungere nella città d’incanto “solo” 955 nuovi residenti, il triennio 2012-2014 vanta una media annua di ben 1100 unità. A concorrere, poi, l’aumento effettivo dell’emigrazione, che, nel 2015, ha raggiunto quota 884, contro una media triennale che si aggira intorno alle 846 unità. Anche la flessione delle nascite ha sicuramente contribuito all’attuale decremento demografico, come già evidenziato in un precedente servizio del Trcgiornale. In quattro anni, infatti, si è verificato un 15,4% in meno delle nascite. Flessione anche nel numero delle famiglie anagrafiche, con un decremento di 111 unità in quattro anni. Si passa infatti dalle 21.385 famiglie registrate nel 2012, alle 21.274 del 2015, con una media di 2,5 componenti per nucleo. Il picco negativo massimo si è toccato nel 2013, con “sole” 21.109 famiglie anagrafiche. I dati forniti delineano dunque il profilo di una città a crescita zero, in cui il crollo delle nascite si aggiunge a quello delle famiglie registrate.