"Renata Polverini alla Regione Lazio: la vittoria della gente, la vittoria del (vero) popolo … della libertà". Inizia così il commento del presidente dell’associazione “Civitavecchia al Centro”, Alessio Romagnuolo, sulla cavalcata vincente che ha portato la Polverini alla conquista dello scranno più alto della Pisana. "E’ stata la vittoria della gente – continua Romagnuolo – la vittoria voluta da quel popolo che ha risposto presente alla chiamata alle “armi” del Presidente Berlusconi alla manifestazione del 20 marzo a Roma".
"E’ stata senza dubbio – prosegue – la vittoria dell’amore sull’odio e sulla falsità; il popolo ha scelto con chiarezza da chi vuole essere governata d’altronde “I grandi cambiamenti della storia non li fa il Palazzo, li fanno i cittadini”. Cambiamento a cui, ha creduto in primis Silvio Berlusconi, dando fiducia a molti giovani dell’ex Forza Italia, oggi eletti in Consiglio Regionale, Carlo De Romanis su tutti, nostro candidato alle scorse elezioni europee, Giancarlo Miele e Francesco Pasquali, proprio per rappresentare quell’aria nuova, quella ventata di freschezza e di novità che il nostro popolo reclama. Idea di cambiamento manifestata sì con una scelta di campo netta e precisa da parte del popolo; popolo che si è espresso in maniera altrettanto forte non andando a votare, in particolare nella nostra città. Per quanto ci riguarda, come “Civitavecchia al Centro” non possiamo che essere soddisfatti del risultato conseguito dalla nostra candidata, la dott.ssa Ingria che, in soli quattro giorni di campagna elettorale, pur senza ricoprire posizione di potere ma grazie all’aiuto dei tanti amici che, come noi, chiedono a gran voce un cambiamento immediato e reale nella gestione della cosa pubblica sfruttando la sinergia con la Regione Lazio, ha catalizzato sulla sua persona 274 preferenze. Questo risultato ci dà ancora più forza e consapevolezza di stare dalla parte giusta, sempre dalla stessa parte, cercando di proporre un modo di fare politica basato sui progetti, sulle proposte e non sulla politica strillata e inconcludente . Dopo ogni elezione, anche se i numeri parlano chiaro e i verdetti dovrebbero essere ben altri, vincono tutti ma questa volta , non possiamo non far nostro il messaggio lanciato dalla gente , non possiamo far finta del grande cambiamento storico che ci viene richiesto. Anche a livello locale? Innanzitutto debellare una volta per tutti il sistema del “dividi et impera”. I due più grandi partiti cittadini continuano ad essere dilaniati da lotte intestine, con l’unico risultato di non essere stati in grado di eleggere nemmeno un rappresentante locale alla Pisana e, come se non bastasse nel segno del mal costume e della cattiva politica, i candidati esclusi, ambiscono ora alla poltrona più alta di Palazzo del Pincio. E’ urgente tornare alla politica come terreno di confronto e di sintesi per trovare le soluzioni più giuste alle sfide sociali che una società sempre più globale e diversificata ci pone ineludibilmente davanti. E’ necessario tutelare e promuovere il nostro territorio, le nostre radici, le nostre identità. Dobbiamo incentivare l’attività delle nostre microimprese affinché diventino il vero volano economico e occupazionale della nostra città e nel contempo E’ indispensabile costruire un nuovo modello sociale basato sulla famiglia: bambini, giovani, donne e anziani devono essere al centro di politiche mirate che ne promuovano la crescita e la loro rappresentazione in tutti gli ambiti della nostra società. Ci viene richiesto di tornare ad ascoltare le esigenze della gente aprendo il partito al popolo, al nostro popolo, al popolo dei gazebo, al popolo che non arriva alla terza settimana del mese, strutturandoci in un modo snello senza le vecchie nomenclature e senza pensare che chiedendo un assessorato o rimpastando la squadra di governo le cose possano cambiare. Credo che sia più una questione di metodo che di uomini. Metodo che, dal confronto con i partiti, porti ad individuare gli uomini giusti al posto giusto e non viceversa come è avvenuto fino ad ora. Concludo affermando con forza che “Civitavecchia al Centro” si rende da subito disponibile per iniziare una riflessione e soprattutto un tavolo di confronto all’interno del PDL e aprendo, nello stesso tempo, un dialogo costruttivo con le forze moderate della città, per siglare, insieme, un patto di fine legislatura e, preparare da subito le basi per le prossime comunali. Per far ciò inviteremo, a stretto giro, tutti i rappresentanti dei partiti e movimenti locali ad un dibattito pubblico sulla Civitavecchia attuale e soprattutto sulla Civitavecchia del domani, con l’obiettivo dichiarato di rimettere, davvero, Civitavecchia al centro del dibattito politico vero della città".