Sembra davvero una beffa, ma i numeri non si discutono. Mentre quotidianamente arrivano denunce e proteste soprattutto da parte dei residenti delle zone attigue al porto per il troppo fumo emesso dalle navi ormeggiate e in rada, i dati relativi all’inquinamento ambientale continuano ad essere ottimali. Anche l’ultimo report pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale rappresenta una situazione davvero al limite dell’ottimale. L’analisi, relativa alla settimana compresa tra il 28 giugno e il 4 luglio, è addirittura migliore di quella precedente, perché tutti gli agenti inquinanti controllati attraverso le centraline disseminate in varie zone di Civitavecchia, fanno registrare significative riduzioni.
Nello specifico, per quanto concerne gli ossidi di azoto, la centralina di Villa Albani, che nella precedente osservazione aveva fatto registrare 35 microgrammi al metro cubo, scende a quota 29. Al porto si è scesi da 39 a 31 microgrammi, in via Morandi da 38 a 35 e in via Roma da 62 a 50. Riscontri sempre di molto al di sotto del livello di allarme, fissato a 200 microgrammi. In calo, rispetto alla settimana precedente, i valori del particolato, ovvero delle polveri. Il PM10 è sceso da 24 a 21 microgrammi al metro cubo in centro città, da 25 a 23 microgrammi al porto e da 34 a 35 microgrammi a Villa Albani. Nel caso del PM10 la soglia di allarme scatta sopra i 50 microgrammi. In calo anche il valore del monossido di carbonio, rimasto in città a 0,6 microgrammi al metro cubo e sceso a 0 microgrammi nella centralina di Fiumaretta. Sempre per quanto riguarda Fiumaretta, il benzene è diminuito da 0,2 a 0,1 microgrammi. Assolutamente tranquillizzante la situazione nei quartieri, con valori ancora migliori rispetto alla scorsa settimana. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto il valore più basso è stato rilevato a Sant’Agostino con 9 microgrammi; seguono San Gordiano con 10, Faro con 13, Campo dell’Oro con 15, Aurelia con 16 e Fiumaretta con 36 microgrammi. Riguardo il particolato, invece, si va dai 15 microgrammi misurati ad Aurelia, ai 20 di Sant’Agostino e del Faro, ai 24 di Fiumaretta e Campo dell’Oro, per finire con i 25 di San Gordiano.