Una bocciatura piena, accompagnata da un invito. Per Civitavecchia C’è il bilancio di tre anni dell’amministrazione 5 Stelle è estremamente negativo e qualcuno, a Palazzo del Pincio, dovrebbe assumersi la responsabilità di questo.
“L’occupazione diminuisce – sostiene Civitavecchia C’è – l’emergenza abitativa aumenta, l’immigrazione incalza, il pronto soccorso non è più sufficiente, Zampa d’Agnello e la Scaglia bruciano, abitanti e negozianti di Via Battisti e via G. Bruno continuano a stare sopra una fogna aperta e con le strade non transitabili, i topi girano tranquillamente dalla Marina alle zone centrali, gli abitanti di Punton di Rocco non vengono ascoltati ed il forno crematorio avanza, i quartieri e i comitati sono trascurati, la raccolta differenziata è assolutamente insufficiente, le società sportive ignorate, come gli impianti e l’Arena Pincio, obsoleti e dati in gestione a condizioni capestro, il sottopasso della stazione lo pulisce Petrelli ed altri siti gli “Angeli”, collettore e depuratore inadeguati come i tombini ricolmi di sporcizia e maleodoranti, le salme non trovano spazio per essere tumulate, il commercio locale è in piena crisi, i dehors sono ancora un sogno, il bando per il nuovo progetto a piazza Margherita è stato invalidato, mentre quello per l’affidamento del Cartellone Estivo è andato deserto, le tradizioni offuscate, il Teatro Traiano perde qualità ed utenti, i parchi alcuni malgestiti ed altri in attesa di essere realizzati, le strade disconnesse, il traffico sempre più congestionato, il trasporto pubblico carente nella qualità e quantità dei mezzi, le spiagge demaniali sporche e fuori tempo per l’assegnazione, l’acqua sfocia a mare o altrove anziché nei rubinetti a causa di una mappa idrica assolutamente “non conosciuta”, i pendolari ingiustamente penalizzati, l’Italcementi continua ad insistere nel centro della città con tutte le sue criticità ambientali e non, l’Enel viene incontrato segretamente senza mandato del Consiglio Comunale e dei cittadini, l’inquinamento in generale non diminuisce, anzi a breve tempo potrebbe aumentare come le malattie e i decessi ad esso collegato, le vicende del porto sono sempre più estrapolate da quelle della città, le municipalizzate in stato di concordato fallimentare, la città metropolitana ci sovrasta e ci ignora ancora di più della vecchia Provincia, escluso quando ha bisogno del nostro territorio per inserirci ulteriori servitù, le nostre proprietà vengono cedute a fondi immobiliari privati, mentre i bilanci dell’Amministrazione continuano ad essere all’insegna di lacrime e sangue. Purtroppo questa è la situazione attuale nonostante siano passati tre anni dall’insediamento della Amministrazione pentastellata , e nonostante che per dirigenti, liquidatori e consulenti siano stati spesi oltre cinque milioni di euro. A questo punto ci sembra indispensabile una assunzione di colpa ed una presa di coscienza generale”.