“E’ stata commessa una leggerezza afferma il sindaco in merito alle illegittime sponsorizzazioni disposte da Salvatore Steri, presidente di Civitavecchia Infrastrutture. Un presidente che non conosce le regole minime di funzionamento della società che gestisce ha una sola via d’uscita per salvare la faccia: dimettersi. Naturalmente non lo farà. Così come siamo poco propensi a credere che il sindaco dimezzerà gli stipendi dei dirigenti delle municipalizzate lasciando intendere che sono troppo alti. Strano, se ne accorge solo dopo quasi quattro anni”.
“Strano anche che non sappia cosa accade nelle municipalizzate e intervenga quando il problema diventa pubblico. E così mentre associazioni di Civitavecchia che svolgono importanti funzioni sociali si trovano in fortissima sofferenza una nostra municipalizzata sponsorizza una scuola di calcio di un’altra città e un concorso per miss. Da non credere ma questa è la leggerezza con cui si amministra la cosa pubblica a Civitavecchia. Quante altre leggerezze saranno passate sotto il naso del sindaco senza che se ne sia accorto? Forse le stesse che hanno portato al blocco del lavori alla Nuova Marina e il rinvio sine die del nuovo mercato. Due pesantissime leggerezze che il sindaco ha attribuito a un misterioso architetto del Comune subito redarguito e punito (stando alle sue parole). In realtà, siamo dinanzi ad un’amministrazione che non ha senso della responsabilità e che è del tutto incapace di far funzionare una realtà complessa come il Comune. In proposito fa veramente sorridere che il sindaco si sia accorto ieri che la Nuova Marina è un deserto di cemento e del tutto inadatta ad accogliere turisti. Noi del PD glielo abbiamo detto e ripetuto decine di volte sulla stampa. Ma lui si sveglia ora a poco più di un anno dalla elezioni. Un vecchio espediente da politicante della Prima Repubblica: appropriarsi all’ultim’ora delle critiche dell’opposizione facendo finta che siano proprie idee. Insomma in calo vertiginoso di consensi, senza più un soldo in cassa il sindaco ricorre al trucco di alzare la voce, rimproverare i suoi uomini, lanciare progetti di sviluppo per cercare in qualche modo di staccarsi dal fallimento della sua gestione. Fallimento che è nei numeri del bilancio comunale. Tagli draconiani ai servizi sociali destinati alle fasce più deboli della popolazione, tagli alla cultura, tagli al servizio idrico. Tutti settori che invece hanno bisogno di essere sostenuti. Ma come si pretende di fare di Civitavecchia una realtà turistica se non si investe nella cultura? Con cosa richiamiamo i flussi turistici? Con le polveri sottili? Con una costa quasi totalmente cementificata? Parlare come fa il sindaco di un “bilancio di responsabilità” con un debito di quasi 69milioni di euro non è che un’altra leggerezza nel disperato tentativo di gettare fumo negli occhi all’intera città. Se qualcuno abbocca buon per lui. Noi no”.
Patrizio De Felici
Segretario PD Civitavecchia
Civitavecchia, 25 marzo 2011