“Opportuna e necessaria l’idea di portare al centro del dibattito pubblico il tema ambientale, diventato ormai una vera e propria emergenza”. E’ stato questo uno dei passaggi chiave dell’intervento dell’economista Giuseppe De Marzo, figura di primissimo piano dell’associazione “Libera” di Don Ciotti, ospite ieri pomeriggio al “Think Tank” di una conferenza sui temi dell’ambiente promossa dall’associazione “Città Futura” e seguita da un folto pubblico.
Per De Marzo, il territorio di Civitavecchia può rappresentare esempio di criticità ambientali e occasione di cambiamento e affermazione di giusta sostenibilità in funzione di quanto potrà vvenire nel momento in cui si uscirà dal carbone alla centrale di Torre Valdaliga Nord. Secondo l’economista, infatti, il post carbone, l’efficientamento energetico del porto e la riconversione dei mezzi di trasporto pubblici e privati sono le sfide alle quali è chiamata la politica, ma anche e soprattutto i movimenti per la giustizia ambientale, sociale ed ecologica. In sostanza, la comunità locale, che sempre meno deve delegare in bianco ed è sempre più chiamata alla partecipazione attiva, per dettare in prima persona l’agenda delle priorità. Ciò vale dappertutto, in funzione di una delle più gravi crisi della storia contemporanea, ma soprattutto in realtà come quelle di Civitavecchia. “Siamo in un momento critico della storia – ha concluso il professor De Marzo – nel quale l’umanità deve saper scegliere il suo futuro: la scelta è la nostra, o formiamo un’alleanza globale per curare la Terra e prenderci cura l’uno dell’altro, oppure rischiamo la nostra distruzione”.