Ancora echi della competizione elettorale conclusasi lunedì scorso col turno di ballottaggio e l’elezione a sindaco di Marco Piendibene. Civitavecchia Popolare, salutando con soddisfazione il nuovo primo cittadino, sottolinea che non poteva certo permettere che la destra, giudicata becera, dopo cinque anni di nulla, continuasse a fare danni alla città. “Per questo – aggiunge Civitavecchia Popolare – superando le nostre storiche divergenze con il PD, per il superiore bene di Civitavecchia e malgrado il veto messo nei nostri confronti, abbiamo votato e chiesto di votare antifascista”.
Per Civitavecchia Popolare i numerosi voti a favore di Piendibene hanno mostrato il volto di una città non rassegnata e con animo democratico che ha inteso riversare sulla nuova amministrazione le aspettative di un cambiamento radicale nel segno della buona occupazione, dello sviluppo e della tutela dell’ambiente, della giustizia sociale, del rispetto dei diritti specie per i più deboli, del ripristino dei rapporti tra i cittadini e la politica. Per il partito della sinistra adesso bisogna impedire che salgano sul carro dei vincitori coloro che sono passati da sinistra a destra e viceversa e stanno tentando di mettere una ipoteca sul nuovo governo cittadino. Un segnale importante sarà anche quello di sventare questi squallidi tentativi. “Sappiamo – conclude Civitavecchia Popolare – che sarà dura e difficile ma questa è veramente una grande opportunità. Noi siamo pronti a vigilare unitamente a tutte le altre soggettività associative e sindacali affinché vengano attuati tutti i progetti per il bene della città, pronta, in caso contrario, a fare opposizione”.
1 Comments
giovanni
Ma una giornata per i saldi a cosa dovrebbe servire?????
Io ricordo che quando dovevamo fare qualche spesetta andavamo a Roma inella zona di Via Ottaviano o Cola di Rienzo perchè lì trovavamo sempre prezzi ottimi.
Fino a quando i commercianti, che sono troppi, offriranno materiale di provenienza cinese a prezzi alti per rimediare dai turisti i cittadini residenti si rivolgeranno ad internet.
Il caro Nunzi facesse mea culpa per la liberalizzazione delle licenze con relativo posizionamento libero dei negozi