Evidentemente la paura fa 90. O, meglio ancora, evidentemente le ultime sonore batoste elettorali, i sondaggi non certo benigni e il timore che nell’appuntamento delle amministrative di maggio 2019 arrivi una sonora sconfitta, hanno indotto i democrat ad un atteggiamento diverso rispetto a quello avuto negli ultimi mesi all’interno del partito.
Fatto sta che il direttivo svoltosi ieri sera è stato contraddistinto da un clima sereno e da una serie di interventi costruttivi, primo fra tutti quello del segretario cittadino, Germano Ferri e, complessivamente, da una sostanziale unità tra le varie anime del partito. Particolare non trascurabile, il fatto che il parlamentino dem abbia potuto svolgersi regolarmente, considerato che negli ultimi mesi le riunioni erano sistematicamente saltate per mancanza del numero legale, precedute e seguite da interventi polemici da parte dei rappresentanti delle diverse componenti. Nella sua relazione, Ferri si è soffermato, con accenti autocritici, sulle questioni interne al partito, lanciando un appello all’unità alla luce dei prossimi appuntamenti elettorali, auspicando una gestione collegiale nella quale tutti si sentano impegnati. Perlomeno ieri sera, l’appello del giovane segretario, che riguardo le candidature si è detto favorevole alle primarie, è stato accolto da tutte le componenti. Adesso bisognerà vedere se si è trattato di una tregua di facciata, pronta a saltare magari al momento di scegliere i candidati, o se il Pd civitavecchiese è entrato veramente in una nuova fase.