Arrivano i primi risultati dello studio ABC, ambiente e biomonitoraggio nell’area di Civitavecchia, realizzato dal dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio con un finanziamento dell’Autorità Portuale. Uno studio particolarmente atteso, per il quale aveva speso parole di sostegno anche l’ex Procuratore della Repubblica, Gianfranco Amendola, e i cui primi riscontri, pubblicati nei giorni scorsi, sembrano essere incoraggianti per quanto attiene le condizioni di salute dei civitavecchiesi e dei residenti nel comprensorio.
Lo studio ABC, coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, è uno studio epidemiologico trasversale in cui in un campione di popolazione generale viene definito un profilo dello stato di salute attraverso misure antropometriche, prove di funzionalità respiratoria, analisi chimiche del sangue e delle urine, carta del rischio cardiovascolare e un profilo tossicologico. In particolare, ha previsto la valutazione di laboratorio dei metalli nelle urine e nel sangue, dei metaboliti degli idrocarburi policiclici aromatici nelle urine, dei metaboliti del benzene e della nicotina nelle urine. Un quadro integrato delle pressioni ambientali delle principali sorgenti emissive ovvero siti industriali, porto, traffico stradale e biomasse è stato ricostruito mediante modelli di dispersione elaborati in collaborazione con ARPA Lazio sulla base dei dati orografici, meteorologici ed emissivi. Lo studio ABC ha coinvolto, nel biennio 2013-14, un campione di 1177 residenti, di età compresa tra 35 e 70 anni e non sono emerse differenze rilevanti tra i residenti a Civitavecchia e i residenti in altri comuni del comprensorio per tutte le condizioni esaminate con la sola eccezione della patologia tiroidea. La prevalenza di diabete da esami da laboratorio è risultata del 4.8%, quella dell’ipercolesterolemia del 17.2%; il 28.3% dei partecipanti è iperteso e il 4.5% di è affetto da Bronco Penumopatia Cronico Ostruttiva. Il 18,2% del campione ha mostrato alterazioni della funzionalità tiroidea con una prevalenza maggiore, specie tra le donne, a Civitavecchia rispetto agli altri comuni. Le prevalenze dichiarate di ipertensione, ipercolesterolemia e di diabete dei partecipanti allo studio sono in linea con quanto riportato dall’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare italiano mentre la prevalenza di affezioni bronchiali non si discosta sostanzialmente dalla prevalenza di questa patologia stimata nella regione Lazio. In generale i livelli di tutti i metalli oggetto di studio risultano negli intervalli di riferimento riportati in altre campagne di biomonitoraggio condotte in Italia e all’estero prese come confronto. Tuttavia, per Arsenico, Mercurio, Piombo, Tungsteno sono stati osservati leggeri scostamenti. I valori più alti del metabolita del benzene si sono osservati tra i fumatori rispetto ai non fumatori e agli ex-fumatori e le concentrazioni non sono risultate diverse confrontando i residenti nel comune di Civitavecchia con i residenti negli altri comuni del comprensorio. Non sono emerse particolari differenze nelle medie geometriche degli Idrocarburi Policiclici Aromatici, considerati tra i maggiori indiziati per l’insorgenza di tumori dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i residenti a Civitavecchia confrontati con i residenti negli altri comuni del comprensorio. I valori più alti si sono osservati tra i fumatori senza differenze per zona. Gli estensori dello studio, ripetiamo realizzato dal dipartimento di epidemiologia della Regione, hanno già annunciato che seguiranno ulteriori approfondimenti per quanto riguarda le singole fonti inquinanti e gli effetti sulla salute della popolazione.