“È passato del tempo dalle elezioni amministrative ed anche da quel fatidico 8 giugno, giorno del ballottaggio, che ha cambiato, per sempre, all’interno del Pd locale, certe dinamiche che si credeva oramai cristallizzate e destinate a propinare, ancora, alla città certi intoccabili potentati”. Inizia così la nota con cui il consigliere comunale Mauro Guerrini commenta il commissariamento del Pd.
“Dinamiche che scardinandole sgretolandole e ponendole all’angolo – continua Guerrini – hanno imposto una necessaria quanto doverosa riflessione sulle responsabilità di tutto il gruppo dirigente, riflessione che, purtroppo vanamente, avevo invocato a lungo, chiedendo che si aprisse, attraverso lo svolgimento delle primarie, un dibattito corale e democratico, in grado di recepire le aspettative di “nuovo” che salivano prepotentemente dalla città. Ora si apre una nuova fase, quella del commissariamento, che dovrà traghettare il partito verso la fase congressuale,
fase decisiva in cui saranno indispensabili capacità di analisi, di terzietà , di problem solving e, soprattutto, di lungimiranza per contemperare i diversi e precari equilibri
che aleggiano all’interno del partito, ove coabitano, in modo sempre più difficile, gli esponenti “storici”, non ancora domi dal voto popolare che li ha voluti fuori e gli
esponenti “più giovani”, alla ricerca di un agognato spazio. Ritengo che la fase che si stà aprendo nel Pd cittadino sia non solo importante, ma anche fondamentale per la
ripresa di un confronto democratico e costruttivo, confronto che per troppo tempo è mancato a causa della “mala gestio” dei soliti noti, spinti da troppi egocentrismi
ed interessi personali, con l’augurio che venga scongiurato il cambiamento di gattopardiana memoria (“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”) e si approdi ad un reale rinnovamento, di cui la città ha gran bisogno”.