"Il sindaco è un buffone, un dittatore, senza alcun rispetto per le regole, per la peggiore amministrazione comunale che i dipendenti comunali abbiano mai conosciuto". Le Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune e le categorie continuano ad andarci giù pesanti nei confronti del sindaco Moscherini, sempre in merito alla vertenza ormai aperta da settimane sulla riorganizzazione degli uffici comunali che ha portato a una nuova macrostruttura e a una nuova mioscrostruttura. Rapporti ai ferri corti, quindi, e convocazione dal prefetto il prossimo 21 agosto, per quello che sarà solo un disperato "tentativo di conciliazione".
Le parti sono troppo distanti, i margini di trattativa praticamente inesistenti e la porta dello sciopero generale è già aperta. C'è già una data orientativa: il 20 settembre, con l'accorpamento della vertenze sulla micro-macro e sul personale, alla quale si dovrebbero poi affiancare le iniziative che stanno invece seguendo i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, la Rdb e l'Ugl, per quanto riguarda la vertenza sulla costituzione delle holding. Ma andiamo con ordine. Quanto alla micro-macro i sindacati spiegano che le funzioni del "servizio 1" (Legalità e Sicurezza) potevano essere delegate alla segreteria generale mentre sono state create ben tre macrostrutture (Polizia Municipale, Legale e Stragiudiziale, Servizi Demografici); il "servizio 5" (Sostenibilità Ambientale) poteva essere spalmato in parte all'Urbanistica e in parte ai Lavori Pubblici. E così via. Gli esempi possono moltiplicarsi ma al nocciolo l'eloquente risultato è questo: su quattordici dirigenti ne sono stati assunti nove avvalendosi dell'articolo 110 (personale ad alta professionalità, esterno al Comune), per un costo complessivo annuo di 550.000 euro.
Ma non è tutto. Le Rsu sottolineano che discendendo in questa scala dalla macro alla microstruttura in realtà questi dirigenti non avrebbero nemmeno molto lavoro da fare, essendo in fondo riassunti i loro compiti da funzionari e "posizioni amministrative". In più: c'era personale interno al Comune che avrebbe potuto ricoprire questi ruoli? "Sicuramente – rispondono i sindacati – ma il punto è che l'assegnazione di questi incarichi serve a fini politici, secondo logiche puramente clientelari". Insomma gli sperperi della pubblica amministrazione non sono solo quelli riconducibili ai "dipendenti fannulloni", che ci sono al pari dei dirigenti che magari scaldano le sedie, con l'aggravante che in questo caso le loro sedie costano, e anche tanto. A questa situazione si aggiunge il "mancato rispetto dell'accordo del 20 giugno". Sei punti per la stabilizzazione del personale. Un accordo scaturito dal precedente tentativo di conciliazione in prefettura e che doveva essere attuato entro quarantacinque giorni. Non se n'è fatto nulla. Infine la questione dei sedici vigili urbani ai quali è scaduto il contratto a termine e che sono stati mandai a casa. "Se il sindaco dice che la norma non consentiva di continuare a tenerli in servizio – spiegano le Rsu – allora dovevano pensarci prima, perché la norma è la stessa da tre anni. E comunque Moscherini dovrebbe andare a lezione dal sindaco di Roma Alemanno dal momento che lo scorso 6 agosto Alemanno ha deliberato che il Comune si servirà dei 500 vigili assunti a tempo determinato per tutto il 2009 nella prospettiva di stabilizzazione sulla base della finanziaria del 2008. Ci chiediamo – concludono – come mai la stessa cosa sia possibile a Roma e non a Civitavecchia, forse perché qui si vuole gestire politicamente il concorso?".