Il candidato sindaco Massimiliano Grasso interviene sullo smaltimento della costa Concordia prendendo una posizione netta e chiara.
“Bisogna scindere definitivamente gli aspetti legati alla scelta del porto di destinazione da quelli relativi all’offerta economica – afferma Grasso – la Concordia dal punto di vista giuridico è un rifiuto da smaltire, nel porto più vicino che sia attrezzato per accogliere il relitto. Quindi, non essendo pronto Piombino, la nave dovrà comunque essere trasportata a Civitavecchia, a prescindere dall’offerta economica, che è stata formulata da gruppi o consorzi privati, uno dei quali aveva individuato Civitavecchia come porto di destinazione. Ciò non toglie che possa essere scelta la proposta di un altro gruppo, per poi comunque portare la nave a Civitavecchia. Ogni altra scelta, relativa ad esempio a Genova, o alla Turchia, a mio avviso potrebbe essere oggetto di un ricorso più che motivato da chiunque abbia un interesse legittimo per la vicenda. Anche l’intervento di ieri di Greenpeace, con il suo ultimo report sulla Concordia, va in questa direzione. Il traino con rimorchiatori verso Genova dovrebbe durare da 4 a 5 giorni: troppo lungo per garantire una finestra meteo sicura che è invece possibile garantire per le soluzioni alternative di Piombino e Civitavecchia (più o meno, una giornata di traino). Inolre, Greenpeace conclude segnalando che “un lungo traino verso il porto di Genova (ove tra l’altro sarebbe necessario non solo dragare i fondali ma anche “spostare” il relitto nel corso dello smantellamento, con una prima fase a Voltri e una seconda nel Porto Industriale) espone il Santuario dei Cetacei (ovvero l’Alto Tirreno e il Mar Ligure) a una serie di rischi che devono essere attentamente valutati e monitorati. Tali rischi possono essere ridotti, anche se non azzerati, con un traino verso porti più vicini. Infine – conclude Grasso – bisognerebbe entrare nel merito delle singole offerte economiche e capire da cosa siano dovute le differenze. Se i 200 milioni proposti dal gruppo che aveva scelto Civitavecchia servissero per l’impiego di tecniche e garanzie di salvaguardia e sicurezza per l’ambiente, bisognerebbe tener conto anche di questi aspetti, e non del solo risparmio per l’armatore e le assicurazioni”.